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COMUNICATO STAMPA  n. 0147

 
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Pianeta Galileo: i dati di AlmaLaurea sugli universitari in Toscana

Gli esiti dello studio del Consorzio interuniversitario sui laureati in discipline scientifiche. I nostri studenti assicurano risultati brillanti ma a cinque anni dalla laurea solo il 56 per cento ha un posto stabile e guadagnano meno rispetto alla media nazionale

 

29 gennaio 2010

 

Firenze – La scienza sembra tornare ad appassionare le giovani matricole toscane che, di fronte al calo complessivo delle immatricolazioni e anche a una diminuzione dei residenti in Toscana neo iscritti all’università (meno 18%), confermano la scelta delle facoltà scientifiche. E’ uno dei dati che emergono dallo studio sui laureati residenti in Toscana che hanno studiato nelle università scientifiche, svolto dal Consorzio interuniversiario AlmaLaurea e presentato questa mattina (venerdì 29 gennaio) nella Conferenza stampa di bilancio di Pianeta Galileo. In occasione dell’edizione 2009 della rassegna di divulgazione scientifica, infatti, AlmaLaurea ha messo a disposizione i dati riferiti ai laureati dei gruppi Scientifico, Chimico e Geo-biologico residenti nella nostra regione. Alla conferenza stampa è intervenuto, per AlmaLaurea, il professor Bruno Chiandotto, ordinario di statistica all’Università di Firenze. Dallo studio emerge che i residenti toscani preferiscono rimanere a studiare “a casa”, e cioè nelle Università toscane (l’89 per cento). I laureati di primo livello sono in prevalenza uomini (al 54 per cento) provenienti da famiglie culturalmente più avvantaggiate (almeno un genitore laureato), e provengono per lo più dal Liceo scientifico (il 52 per cento contro una media nazionale del 34). Sono molto presenti a lezione e nelle aule universitarie, confermano performance brillanti agli esami; sono però meno regolari negli studi e, soprattutto, più giovani alla laurea rispetto al complesso dei laureati italiani. Tra i laureati che hanno conseguito la laurea specialistica, invece, la maggioranza sono donne (sempre al 54 per cento). Tra le caratteristiche di chi affronta il biennio superiore nei percorsi scientifici si rilevano risultati “ottimi, testimoniati da elevati punteggi agli esami, una regolarità che aumenta e supera la media nazionale di quasi dieci punti percentuali, e una quota elevata di chi vuole continuare gli studi dopo aver conseguito il titolo: più di uno su due, soprattutto con il dottorato di ricerca”. Riguardo agi sbocchi occupazionali, a cinque anni dalla laurea il 72 per cento dei laureati toscani scientifici è occupato; il 56 per cento ha un lavoro stabile, valore sostanzialmente in linea con i laureati italiani scientifici. Ma il guadagno arriva ai 1219 euro mensili netti, inferiore ai 1315 dei laureati scientifici a livello nazionale e ai 1342 del complesso dei laureati. “Un dato che – è spiegato nella ricerca di AlmaLaurea – rimanda ad un approfondimento più generale sul valore delle lauree scientifiche”. E sulla capacità del nostro sistema imprenditoriale, che continua ad investire poco in ricerca e innovazione, lì dove sta il seme della ripresa dalla crisi economica”. - FINE - (Cam)

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