COMUNICATO STAMPA n. 1572
Pianeta Galileo; Bas Van Fraassen ed Ettore Casari ricevono il Premio Preti
Fuscagni: “Di Ettore Casari mi hanno colpito la lucidità e la destrezza di tenere insieme la dimensione pura teorica e formale e la dimensione storico-filosofica; Bas van Fraassen ha sempre continuato a testimoniare il bisogno di un dialogo fecondo tra scienza e filosofia dando impulso a ‘logica filosofica’ e ad epistemologia contemporanea”
21 novembre 2009
Firenze – Premio Preti a Bas Van Fraassen ed Ettore Casari.
A consegnare il prestigioso riconoscimento ai due eminenti studiosi, la consigliera Stefania Fuscagni, vicepresidente della commissione Cultura: “Premiamo Ettore Casari – ha detto Fuscagni - della cui opera, mi hanno colpito la lucidità e la destrezza non scontata di tenere insieme con grande acume intellettuale la dimensione pura di tipo teorico e formale e la dimensione storico-filosofica. Premiamo Bas van Fraassen che superando i limiti di una eccessiva specializzazione disciplinare ha sempre continuato a testimoniare il bisogno di un dialogo fecondo tra scienza e filosofia dando impulso alla ‘logica filosofica’ e alla epistemologia contemporanea”.
Il premio Preti, alla sua terza edizione, è nato in omaggio a uno dei maggiori filosofi italiani del Novecento, per molti anni anche docente dell’ateneo fiorentino, e viene conferito a studiosi distintisi per l’apporto al dialogo tra scienza e democrazia, coniugando la propria ricerca con una riflessione sulla scienza e sulla sua storia, in un linguaggio capace di raggiungere il più vasto pubblico.
Fuscagni ha commentato: “Trovo bello che un allievo riceva un premio intitolato al proprio maestro, è una sorta di legame che si rinnova e che dà senso a quel rapporto unico che lega maestri e discepoli uniti nell’amore per una disciplina. Il professor Casari infatti è stato allievo di Preti. Trovo contemporaneo e direi di irrinunciabile importanza il contributo che oggi può darci il rinnovato dialogo tra scienza e filosofia nella capacità di far fruttare le specializzazioni multidisciplinari pur sapendo mantenere un quadro di riferimento unitario senza disperdere, ma anzi valorizzando i particolari in un’ottica di insieme”.
Il professor Alberto Peruzzi ha letto le motivazioni del premio consegnato ai due studiosi. (bb)
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