COMUNICATO STAMPA n. 1619
Regione: il dibattito sulla terza variazione di bilancio (2)
Gli interventi di Tommaso Fattori (Sì-Toscana a sinistra), Leonardo Marras (Pd), Andrea Quartini e Giacomo Giannarelli (Movimento 5 stelle)
30 novembre 2017
Firenze – Voto contrario sull’ultima variazione al bilancio regionale arriva da Sì-Toscana a sinistra. Lo annuncia in Aula il capogruppo
Tommaso Fattori, confermando la contrarietà “al quadro complessivo delle scelte”, senza tacere degli “interventi condivisibili, come la destinazione aggiuntiva per l’alluvione di Livorno”. I punti “fortemente critici” riguardano la sanità, prosegue Fattori, “con il problema oggettivo del buco nel bilancio, e conti che saranno peggiorati dalla controriforma del sistema sanitario. È poco corretto dover assorbire per la sanità una serie di risorse che si sarebbero dovute destinare altrove. Così come è scandaloso il problema del payback”. Riguardo al trasporto pubblico regionale, “il bando era stato fatto male, ora abbiamo appreso del contratto-ponte dalla stampa. Si prevede un aumento tariffario senza alcun miglioramento del servizio offerto ai cittadini”. E, infine, “registriamo una imperizia a monte sull’edilizia residenziale pubblica”.
La posizione del Partito democratico è stata espressa dal capogruppo
Leonardo Marras, che ha voluto aprire l’intervento con una “notazione personale”, per ringraziare “tutti i colleghi per la partecipazione, l’affetto che hanno dimostrato in questi giorni verso di me e verso la mia famiglia. Trovo che non ci sia nulla di coraggioso nella mia decisione di essere oggi qui e di prendere la parola, è semplicemente il nostro dovere. Lo faccio con questo spirito, cercando di interpretare questo nostro ruolo, che è impersonale e ha bisogno di essere usato nel modo che ci è richiesto dai cittadini”.
Nel merito del dibattito, il capogruppo saluta “positivamente” la variazione di bilancio in esame: “Siamo di fronte all’aggiustamento finale di un bilancio gestito con grande oculatezza, perché la Regione non arretrasse, pur dovendo contribuire al risanamento dei conti dello Stato. L’abbiamo fatto senza arretrare di una virgola rispetto alla qualità dell’intervento pubblico”. Sulle questioni “che emergono più delle altre: riguardo al contratto-ponte per il Tpl, si tratta di un tentativo di non buttare via due anni in attesa che la Corte di giustizia europea si pronunci, non sulla qualità del bando, ma sulla capacità soggettiva di un concorrente di partecipare alla gara”. Quanto alla sanità regionale, “non si può dimenticare che il nostro sistema è da alcuni anni il primo in Italia per i livelli essenziali di assistenza e il primo come benchmark per gli esiti di salute”. Il problema del payback: “Dal 2013 non lo abbiamo avuto completo, dal 2016 dobbiamo averlo per intero. Se non rimaniamo scoperti è grazie alla solidità del bilancio della nostra sanità”.
Secondo
Andrea Quartini (Movimento 5 stelle), siamo di fronte “a qualcosa di già visto e rivisto, legato alla necessità di prevenire il rischio di un piano di rientro”. Anche, “di prevenire il rischio di commissariamento, che non farebbe piacere neppure alle opposizioni: sarebbe un grosso guaio che ricadrebbe sulla salute dei cittadini”. C’è una “grande inconsistenza della capacità di chi governa di regolare il problema del payback con Big Pharma”, per il quale il governo nazionale “precarizza le Regioni” e che si manifesta come “una responsabilità autentica della politica”. Riguardo alle politiche sociali e abitative, “sono nel dimenticatoio di questa maggioranza – aggiunge Quartini –. Le politiche sulle abitazioni sono assolutamente non strategiche: 25mila famiglie avrebbero i requisiti per avere la casa popolare. Delle famiglie che chiedono case popolari, il 97 per cento si sente rispondere no da questa Regione”.
Per
Giacomo Giannarelli (Movimento 5 stelle), “chiunque si troverà a governare questa Regione avrà grandi difficoltà a chiudere i bilanci, con i pesanti tagli che sistematicamente, negli ultimi vent’anni, governi di centrodestra e centrosinistra hanno operato sulle Regioni. Le grandi aziende farmaceutiche devono ancora allo Stato somme impressionanti, per quasi un miliardo di euro: mi sono chiesto se abbiano finanziato negli ultimi anni i partiti politici e la risposta è sì”. Sul trasporto pubblico locale, “la seconda voce di spesa del bilancio regionale”, Giannarelli osserva che “solo dal prossimo anno inizieremo il monitoraggio dei gestori e parleremo di un piano economico-finanziario che ad oggi non c’è”. Il contratto-ponte “segnerà due anni di periodo transitorio fatti di grandissima incertezza. Bisogna governare il rischio collegato alla possibilità che la sentenza sulla gara non arrivi nei tempi previsti”. (
s.bar)
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