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In evidenza

Prossima scadenza per la presentazione delle domande di sostegno ai processi partecipativi locali: 30 settembre 2025

La valutazione delle domande preliminari verrà effettuata successivamente alla nomina dei nuovi componenti dell'Autorità.

N.B. Si ricorda che, secondo quanto previsto dalla sottoscrizione della domanda definitiva e a seguito delle elezioni regionali previste per i giorni 12 e 13 ottobre 2025, tutti i soggetti titolari di un progetto partecipativo in corso non potranno svolgere attività partecipative nei 45 giorni antecedenti a tali date.

Le richieste dovranno essere redatte utilizzando lo schema di Nuova Scheda Domanda Preliminare inviata tramite pec all’indirizzo consiglioregionale@postacert.toscana.it.

 

Autorità regionale per la garanzia e promozione della Partecipazione



L'Autorità regionale per la garanzia e la promozione della partecipazione è l'organismo cui la legge regionale 46 del 2013 ("Dibattito pubblico regionale e promozione della partecipazione alla elaborazione delle politiche regionali e locali") affida il compito di promuovere la partecipazione dei cittadini nei processi dl costruzione delle politiche regionali e locali, un aspetto dell'ordinamento toscano sancito dallo Statuto regionale.
 
Le finalità di tale azione sono richiamate dall'articolo 1 della legge: l'obiettivo è "contribuire a rinnovare la democrazia e le sue istituzioni integrando la loro azione con pratiche, processi e strumenti di democrazia partecipativa", e concorrere in tal modo alla creazione di "una più elevata coesione sociale, attraverso la diffusione della cultura della partecipazione e la valorizzazione di tutte le forme di impegno civico, dei saperi e delle competenze diffuse nella società".
 
Tra gli altri obiettivi: rafforzare, attraverso la partecipazione, la capacità di costruzione, definizione ed elaborazione delle politiche pubbliche; promuovere la partecipazione come forma ordinaria di amministrazione e di governo; creare e favorire nuove forme di scambio e di comunicazione tra le istituzioni e la società; valorizzare i saperi diffusi e le competenze presenti nella società, anche dando voce a interessi diffusi e poco rappresentati; valorizzare e diffondere le nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione come strumenti al servizio della partecipazione democratica dei cittadini.
 
La legge regionale 46 del 2013 modifica la natura e la struttura dell'organismo previsto dalla normativa precedente. La nuova Autorità non è più un organo monocratico, ma collegiale: è composto da tre persone nominate dal Consiglio regionale.

Contenuto aggiornato al 9 ottobre 2020