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COMUNICATO STAMPA  n. 0270

 
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Autonomie sociali: legalità e trasparenza nei rapporti con gli enti pubblici

Rappresentanti del Terzo settore toscano si sono riuniti nella sala delle Feste di palazzo Bastogi per discutere sui rischi di corruzione ed illegalità

 

9 marzo 2015

 

“Abbiamo scelto questo tema non per cavalcare le cronache, ma per riflettere sull’esperienza toscana, con tutte le sue peculiarità. Non siamo i migliori a priori, siamo uomini e donne che operano nella quotidianità. Vogliamo mettere a fuoco le difficoltà, a tutela dell’integrità e della trasparenza del sistema”. Con queste parole Eleonora Vanni, presidente della Conferenza permanente delle autonomie sociali (Copas), ha aperto i lavori dell’incontro su ‘Percorsi di legalità e trasparenza nei rapporti tra enti pubblici ed autonomie sociali”.
L’iniziativa partecipata nasce da una risoluzione approvata dal Consiglio regionale, legata alla relazione annuale fatta da Copas sugli esiti delle politiche regionali in ambito sociosanitario. L’assemblea toscana ha impegnato la Giunta a “promuovere la legalità anche attraverso la condivisione di opportuni strumenti di controllo e di monitoraggio”. Promuovere la cultura della legalità è, infatti, il presupposto imprescindibile per assicurare il valore delle cure e la loro sostenibilità.
“Il nostro sforzo è capire dove ci sono opacità – ha sottolineato il direttore dell’Agenzia regionale di sanità (Ars) della Toscana, Andrea Vannucci – Si è abbassato il livello di percezione della soglia di normalità. Comportamenti opportunistici e di favore rischiano di minare l’integrità del sistema. Esistono e possono essere efficacemente contrastati”.
Sono stati Alessandro Sergi dell’Asl 4 e Giacomo Galletti di Ars Toscana a svolgere le relazioni introduttive, intorno a cui si sono concentrati i lavori di una trentina di rappresentanti del Terzo settore toscano, divisi in gruppi tematici nello sforzo di identificare i rischi di corruzione ed illegalità durante le fasi di affidamento, gestione e controllo dei servizi svolti dal volontariato, le associazioni sociali ed il no profit. Molti i suggerimenti: regole chiare e semplici per gli affidamenti, con criteri di valutazione non discrezionali; controlli puntuali, fatti da persone competenti, sulla valutazione del risultato sociale; una politica che sappia intervenire in una visione sistemica.
Sono intervenuti i consiglieri regionali Daniela Lastri e Gian Luca Lazzeri, dell’Ufficio di presidenza del Consiglio, e Marco Manneschi, presidente della commissione Affari istituzionali. “Parlando di noi, usiamo il termine prossimità, per indicare la vicinanza ai bisogni dei cittadini, ma la prossimità non deve diventare promiscuità – ha concluso Eleonora Vanni – Le riflessioni e le valutazioni saranno raccolte in un documento, che presto sarà reso pubblico. Abbiamo la presunzione di lasciarlo in eredità alla nuova Copas”. (dp)

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell'Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana