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COMUNICATO STAMPA  n. 1722

 
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Pari opportunità: Pugnalini, violenza di genere è anche fatto culturale

Alla seduta straordinaria della commissione regionale, dedicata alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne di prossima celebrazione, hanno partecipato anche la vicepresidente della Giunta toscana Barni e la magistrato Galeotti

 

21 novembre 2016

 

Firenze –“Il tema della violenza sulle donne non è solo un fatto giuridico e penale, ma è anche e soprattutto una questione sociale e culturale. Nostro intento è quello di lavorare sulla sensibilizzazione di uomini e donne perché il nostro scopo, in ultima analisi, è costruire una società migliore in cui migliori e rinnovati siano i rapporti tra i generi. E’ un percorso di concretezza. La nuova soggettività femminile ha senz’altro messo in discussione il ruolo maschile, ma proprio da qui deve partire una riflessione costruttiva in cui appuntamenti come questo risultano fondamentali”.
Lo ha affermato la presidente della commissione Pari opportunità della Toscana, Rosanna Pugnalini, dando il via oggi, lunedì 21 novembre, alla seduta straordinaria della commissione regionale a Palazzo del Pegaso, sede del Consiglio regionale, per celebrare la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne che cadrà il 25 novembre.
“E’ dal 2007 che la Regione Toscana ha una legge sulla violenza di genere”, ha affermato la vicepresidente della Giunta regionale, Monica Barni, portando i saluti istituzionali. “E’ una legge sorta dal basso che da un lato intende prevenire la violenza, dall’altro cerca di garantire l’assistenza e il sostegno alle vittime. Sulla base di questa legge e degli strumenti normativi collegati è sorto, proprio in Toscana, il Codice rosa, che è un percorso di accesso specifico al Pronto soccorso riservato a tutte le vittime di violenza, senza distinzione di età, etnia, sesso ed altre condizioni”.
Articolato e complesso è stato l’intervento di Ornella Galeotti, magistrato della Procura di Firenze e coordinatrice del gruppo specializzato nei reati contro le fasce deboli, che ha parlato della necessità di dare maggiore credito ai soggetti vittime di violenza, che “in gran parte sono donne”, quando sporgono denuncia, al pari di come “si prende in parola” una persona che denuncia un furto o una rapina. La Galeotti ha inoltre ricordato che, quando si parla di violenza sui soggetti deboli, “si devono fare valutazioni ad ampio raggio perché deboli e a rischio non sono solo le donne ma anche i minori, i malati, gli anziani, uomini in condizioni particolari”.
Da segnalare, infine, che tra il pubblico si sono visti i consiglieri regionali Fiammetta Capirossi, Andrea Quartini e Giovanni Donzelli, quest’ultimo membro dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio. Così come, tra gli altri, sono state presenti anche le due vicepresidenti della commissione Pari opportunità, Lara Baldacci e Caterina Coralli, componenti attive nell’organizzazione della giornata odierna. (mc)

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