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Ekaterina. Una schiava russa nella Firenze dei Medici

presentazione del libro di Marialuisa Bianchi
venerdì 20 ottobre 2017, ore 16
Sala delle Feste, Palazzo Bastogi

programma

La presenza di giovani schiave nelle città europee del Quattrocento è un fenomeno poco noto e per certi versi rimosso dall'immaginario collettivo che si riferisce a uno dei periodi più affascinanti della Storia esaltandone in modo quasi esclusivo i risultati artistici e culturali. Eppure a partire dalla metà del Trecento tante furono le ragazze russe, tartare, greche, turche, saracene strappate alle loro terre e condotte nelle case dei ricchi d'Italia e non solo per svolgere i lavori domestici più umili, accudire gli anziani e soddisfare i desideri sessuali dei padroni.
Marialuisa Bianchi ci mostra senza infingimenti la quotidianità, fatta di violenze, soprusi, umiliazioni e rari momenti di serenità, di una giovane schiava russa che si trova a vivere nella turbolenta Firenze di Cosimo de' Medici. Pagina dopo pagina siamo guidati alla scoperta di una città di antichi mercati, botteghe artigiane e viuzze mal frequentate, che caratterizzavano lo spazio urbano di allora tanto quanto i sontuosi palazzi, le chiese, gli ospedali che ancora oggi possiamo ammirare.

Ingenua, a tratti disperata, ma sempre fiera e curiosa del mondo, la schiava Caterina, come la chiamano i fiorentini, è l'immagine stessa della capacità femminile di non arrendersi alle circostanze. Amore, amicizia, incontri inaspettati e avventure, dentro e fuori le mura di Firenze, ne fanno un personaggio indimenticabile che ci conduce alla scoperta del Rinascimento degli ultimi e della vita, spesso dura e difficile, delle donne di allora.
 
Marialuisa Bianchi, molisana d’origine, si è laureata in storia medievale a Firenze, dove vive e insegna in una scuola superiore. Collabora con la storica associazione culturale Il giardino dei Ciliegi, presso cui conduce seminari di scrittura creativa e organizza incontri letterari, lavorando anche in ambito formativo. Ha scritto saggi sulla storia fiorentina, tra cui La grande storia dell’artigianato: il 400, edito da Giunti. Per l’opera Campobasso capoluogo del Molise, pubblicato dal Comune di Campobasso nel 2008, ha curato il saggio Andata e Ritorno, la descrizione degli intellettuali: uno spaccato sull’immagine della città nei secoli attraverso lo sguardo di scrittori e scrittrici molisani, tra cui Francesco Jovine. Sempre per la Regione Molise ha ideato e organizzato La selvatica timidezza di Lina Pietravalle, un convegno di studi svoltosi presso l’Università del Molise nel 2006. Ha scritto recensioni per riviste letterarie e racconti per raccolte antologiche fra cui Quel libro nel cammino della mia vita di Giuseppe Pontiggia. Ha pubblicato un libro di racconti Vie di Fuga. Storie di e per adolescenti (Franco Angeli, 2005) con prefazione di Dacia Maraini e nel 2009 il testo teatrale Apparizioni. Tre atti liberamente ispirati al romanzo Signora Ava di F. Jovine (Filopoli).