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50 AUTORITRATTI ...e più

mostra
da giovedì 5 giugno a venerdì 13 giugno 2025
Spazio espositivo Primo piano, Palazzo Bastogi via Cavour 18, Firenze


Inaugurazione della mostra giovedì 5 giugno ore 12.30
La mostra proseguirà fino al 13 giugno 2025 con il seguente orario:
da lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00

comunicato stampa
Cinquantuno autoritratti, cinquantatré autori.
Artisti, pittori, scultori, fotografi, pistoiesi o della provincia oppure di adozione, hanno accettato la sfida di questa mostra: ritrarre se stessi. Gli autoritratti, singoli o di coppia che siano, sono una rappresentazione del sé, nelle forme e nelle tecniche più varie, rivolta ad individuare una presenza, un volto, occhi che guardano per essere guardati. Sguardi che si fronteggiano tra realtà e rappresentazione.
L’autoritratto è diventato oggetto da collezione in tempi relativamente recenti. La storia fiorentina ci ricorda di Leopoldo de’ Medici, cadetto della famiglia granducale destinato alla carriera ecclesiastica (Papa Clemente IX lo farà cardinale nel 1667), che ordinò al Guercino -all’epoca residente a Bologna- il suo autoritratto. Più tardi, a partire dal 1664, fu proprio Leopoldo de’ Medici a dedicarsi a un ramo mai esplorato prima dal collezionismo principesco: gli autoritratti d’artista.
Questa mostra di 50 AUTORITRATTI...e più, non vuole certo emulare lo spirito collezionistico di Leopoldo de’ Medici, ma si accontenta di indagare il senso e il fascino della rappresentazione che questo gran numero di artisti hanno di se stessi.
Antonio Paolucci  scrive sull’autoritratto: “Narciso si guarda allo specchio, ma lo specchio è infranto: moltiplica immagini ingannevoli, ora ironiche ora paurose. A volte l’artista teme che lo specchio non ci sia più, che nulla meriti di essere riflesso sotto il cielo; e allora l’autoritratto diventa simbolo e metafora di autonegazione, figura di esistenziale nichilismo.”
Nel caso di questa raccolta non tutti gli artisti hanno scelto la “via dello specchio” per la loro raffigurazione, ma ognuno ha dato all’autoritratto un proprio personale significato.
Stefano Veloci
 
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