Per migliorare l’esperienza di navigazione delle pagine e la fruizione dei servizi online, questo sito utilizza cookie tecnici e analitici.
Questo sito permette inoltre l’utilizzo di cookie di terze parti per funzionalità quali la condivisione e la visualizzazione sui social media.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando su collegamenti nella pagina acconsenti all’uso di questi cookie.
Per informazioni sui cookie e su come eventualmente disabilitarli, leggi la Cookie policy dei siti del Consiglio regionale della Toscana.
» Comunicati » Comunicato Indietro

Comunicati stampa gruppi politici

Condividi

Lega Toscana - Salvini Premier - 6 luglio 2021

 
dal   
  al     
 

Landi (Lega): "Due femminicidi in provincia di Livorno per mano straniera, dato non va sottaciuto"

"Due donne uccise in provincia di Livorno, due uomini di origine nordafricana, i mariti delle vittime, in stato di fermo con l’accusa di omicidio. Una drammatica coincidenza per due casi di femminicidio commessi a distanza di sessanta giorni ma con i presunti colpevoli arrestati a distanza di poche ore. E con un minimo comun denominatore che non possiamo ignorare, non per pregiudizio o perché gli stranieri siano i ‘perfetti maltrattanti’, ma perché, per citare ISTAT, 'la nazionalità dell’autore evidenzia una marcata incidenza del fenomeno tra gli stranieri'. I numeri ci dicono che in Toscana dal 2006 al 2019 sono stati commessi 117 femminicidi, il 30% per mano di cittadini stranieri. Ne vogliamo parlare oppure dobbiamo tacere questo dato per non incorrere nella tagliola del politicamente corretto?"
Lo scrive il consigliere della Lega Marco Landi commentando gli omicidi di una donna 62enne trovata morta nei giorni scorsi a Livorno e di una 59enne uccisa il 1 maggio a Portoferraio e il cui decesso, così ha recentemente chiarito l’autopsia, è stato causato da un colpo violento che ha procurato la rottura della milza.
“Storie terribili, di violenze perpetrate negli anni, di maltrattamenti, di convivenze impossibili o di situazioni di marginalità, di silenzi o di sottovalutazioni del pericolo. Su questi aspetti dobbiamo intervenire, a livello culturale, politico istituzionale: la Toscana è tra le regioni con il più alto numero di donne che si sono rivolte ai centri antiviolenza. Un segnale allarmante da un lato perché indicatore di una preoccupante tendenza, ma che quantomeno testimonia il coraggio delle donne nel denunciare maltrattamenti. I due recenti casi all’Elba e a Livorno ci dicono che forse non è abbastanza", conclude Landi.

Responsabilità di contenuti e aggiornamenti a cura dei singoli gruppi consiliari e/o del Portavoce dell'opposizione