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Nuovo Centrodestra - 10 marzo 2015

 
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LEGGE ELETTORALE, soglia di accesso unica al 3% - Magnolfi (NCD): «Basta alle doppie verità! Sulla rappresentanza, la legge toscana tradisce i principi enunciati dal Premier Renzi»

 La nuova legge elettorale introduce un sistema a doppio turno, prevede l’elezione diretta del Presidente della Giunta regionale e prevede un cospicuo premio di maggioranza risolvendo per la via maestra, il punto fondamentale di dare certezza e stabilità al potere esecutivo.
            Posto questo, l’imposizione di soglie di accesso particolarmente elevate si pongono in conflitto: 1) con l’opportunità della rappresentanza, e quindi contro la logica della democrazia rappresentativa. 2) In conflitto con precise pronunce della Consulta che su questo punto è stata di una chiarezza adamantina.
 
            Lo stesso Presidente del Consiglio, nell’affrontare la questione delle soglie di sbarramento, ha fatto riferimento al dettato della Suprema Corte secondo cui “se la legge prevede un premio di maggioranza, le soglie di accesso devono essere basse con la tendenza ad annullarsi.”
 
            È su questa “verità” che s’impernia la nostra proposta della soglia unica di accesso al 3%. Una proposta condivisa da gran parte delle forze presenti in Consiglio regionale, e che si attiene in tutto e per tutto all’insegnamento della Corte costituzionale.
 
            Basta alle doppie “verità”, l’una affermata autorevolmente e definitivamente a livello nazionale, l’altra professata –opportunisticamente- in Toscana.
 
            Quello che stiamo ponendo è un tema serio, perché la nuova legge elettorale toscana nell’essere funzionale ad un sistema presidenziale compromettere i poteri e il ruolo dell’Assemblea consiliare e mina le fondamenta democratiche della rappresentanza.
 
            La nuova legge elettorale toscana, al netto dei profili d’incostituzionalità che esaminerà chi di competenza, risulta costituita sulla convergenza di una pluralità di finzioni: sulla finzione che in Toscana vi sia un bipartitismo che non c’è mai stato. E sulla finzione che in Toscana vi sia un bipolarismo che, se mai c’è stato, non esiste più. Quindi una legge elettorale fuori da ogni logica e realtà politica!
 
            Ma c’è di più. La nuova legge elettorale è nata da una maggioranza “anomala” che non ha il coraggio di esprimersi come tale dal punto di vista politico-istituzionale. Una legge scritta su misura per consentire ad una maggioranza destinata a vincere di poter facilmente trionfare e a chi è già rassegnato a perdere, di far finta di aver vinto un po’. Sostanzialmente una “mostruosità giuridica” nella quale alcune parti sono già state assegnate, comprese le parti di chi è destinato ad essere sconfitto
 
            Ci sono passaggi in cui è bene scrivere l’elogio della sconfitta. Perché ci sono sconfitte attraverso le quali si affermano i principi. E ci sono principi che non possono essere mortificati senza che qualche voce si alzi ad intimare: attenzione, la direzione è sbagliata!
 
            In questo noi vogliamo avere la coscienza tranquilla e limpida di aver fatto tutto il possibile per invitare ciascuno ad una riflessione nell’interesse della nostra Regione.”
 
Alberto Magnolfi  - Presidente Gruppo regionale NCD
 

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