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Forza Italia - 19 marzo 2015

 
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Futuro sanitario del Valdarno, Mugnai(Fi): «Scegliere insieme adesso per non subire troppi danni dalla riforma»

Il Vicepresidente della Commissione Sanità apre il dibattito: «Aree vaste da riperimetrare per assecondare la vocazione delle zone cerniera»

            «Scegliere insieme adesso, sindaci e comunità locali, per non far subire al Valdarno, tra qualche mese, danni irreversibili dai tagli che arriveranno dalla riforma del sistema sanitario regionale»: questo l’invito che parte dal Vicepresidente della Commissione sanità Stefano Mugnai (FI), pronto ad aprire il dibattito sul futuro sanitario del Valdarno aretino.
            Lui come fare lo saprebbe, e lo ha anche suggerito attraverso un emendamento alla proposta di legge 396 (quella sulla riforma della sanità Toscana passata in Consiglio regionale una settimana fa): «Le aree vaste vanno riperimetrate – afferma Mugnai – così da assecondare le vocazioni naturali soprattutto nelle aree cerniera come è il Valdarno. Oggi, tra Valdarno aretino e fiorentino c’è un muro sotto il profilo sanitario. Tra qualche mese, se verrà avviata questa riforma fatta così col righello, quel muro tra i servizi dell’una e l’altra Asl d’area vasta diverrà ancor più impenetrabile, costringendo magari i cittadini di San Giovanni (area vasta Sud) a esodi epici per ottenere servizi sull’Amiata, mentre da Figline (area vasta Centro) i pazienti ottengono serenamente le medesime prestazioni a Pistoia. Sarebbe pazzesco, no? E’ per superare questo scenario che con il mio emendamento proponevo di ridisegnare le aree vaste. Ovviamente, la maggioranza che pensa le riforme a suon di pregiudizi lo ha bocciato. Ne hanno però ripresentato un altro loro, di emendamenti, peggiore del mio ma che comunque salva il concetto».
            E allora, salvato il concetto va portato a casa il risultato: «Perché se è vero quanto afferma il sindaco Viligiardi che l’accordo Stato-Regioni non riguarda noi e i nostri ospedali, la riforma imbastita da Rossi però purtroppo invece sì. Siamo ancora in tempo ad arginare i danni, ma per il rotto della cuffia – avverte Mugnai – perché a luglio arriveranno i tagli di personale, posti letto ospedalieri e di servizi sanitari in genere. A questo punto c’è da scegliere, e c’è da farlo insieme, sindaci e cittadini: o il Valdarno aretino diventa tutt’uno con quello fiorentino, allargando il proprio bacino d’utenza in una sola zona-distretto, oppure rischia un depauperamento al cui cospetto quanto avvenuto finora è una bazzecola».
            L’appello è alle amministrazioni comunali: «Per aprire questo percorso – osserva il Vicepresidente della Commissione sanità – è necessario che i sindaci si dimostrino coraggiosi e responsabili nei confronti dei loro cittadini e che si inizi a lavorare assieme, istituzioni e comunità del Valdarno, nell’interesse della collettività. Tra pochissimo sarà troppo tardi».

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