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Gruppo consiliare Rifondazione Comunista-Comunisti Italiani - 30 marzo 2015

 
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Sanità in Toscana: Sgherri (PRC in Regione): “tanto tuonò che piovve, ma non è un bel piovere: la nuova era Saccardiana".

Sono anni che a costo di fare le cassandre della situazione stiamo denunciando un cambio “letale” per il sistema sanitario pubblico di questa regione. Vale a dire la cessione di pezzi di sanità pubblica al privato ed in particolare alle cosiddetto privato sociale (associazioni, cooperative, ecc.).
 
A poche ore dalla fine della legislatura l’annuncio di Saccardi, prossimo assessore in pectore alla sanità della Regione Toscana, col quale ci informa come, con l’avvento del suo futuro assessorato, diagnostica e non autosufficienza saranno date in mano al privato, magari con  “amici” delle assicurazioni già pronti con fondi assicurativi integrativi ad hoc. Così Monica Sgherri – esponente di Rifondazione Comunista e Capogruppo in Consiglio Regionale.
 
La sanità è un diritto universale - garantito dalla Carta Costituzionale si sarebbe detto e sottolineato una volta - ma nella Toscana della nuova maggioranza renziana e con una nuova giunta a  impronta del Presidente del Consiglio - segretario PD ed il nuovo assessore alla sanità Saccardi, non sarà più così. E a ben vedere non è più così da un pezzo. D’altra parte in un Paese governato da chi -Renzi- della Costituzione sta facendo strame la cosa non dovrebbe sorprenderci.
 
Quello che resta davvero sono le solite famiglie toscane che già pagano di tasca propria oltre il 30% dei servizi e delle prestazioni sanitarie e che domani, nella nuova era Saccardi, pagheranno molto di più.  Naturalmente per chi potrà permetterselo!” 

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