Portavoce dell`opposizione
comunicato n. 145 del 10 ottobre 2019
Rems, Alberti: “Slitta ancora l’apertura dell’ex carcere di Empoli”
Rems, Alberti: “Slitta ancora l’apertura dell’ex carcere di Empoli”
Dopo i fatti di San Gimignano, il consigliere regionale della Lega ha chiesto delucidazioni sulla situazione sanitaria e mentale dei detenuti: “Su 3100 visitati, 912 hanno presentato almeno un disturbo psichiatrico”.
“L’apertura della Rems all’ex carcere femminile del Pozzale sta diventando la novella dello stento: adesso dalla Regione ci dicono che non aprirà fino a febbraio 2020, cioè a 3 anni esatti dalla chiusura dell’Ospedale psichiatrico giudiziario di Montelupo Fiorentino, che sarebbe dovuta avvenire nel 2015. È un ritardo inaccettabile – dice il consigliere regionale della Lega Jacopo Alberti - ci lamentiamo della situazione delle carceri toscane, ma da tre anni la Regione non riesce a riaprire una struttura che sarebbe fondamentale per la cura e la gestione di detenuti particolarmente complessi. Non sappiamo a che punto siano i lavori di ristrutturazione, sappiamo solo che la struttura doveva essere pronta prima della chiusura dell’Opg, infatti è chiusa del 2016. Dov’è finito il piano da 800.000 euro dell’Asl?”.
“Inoltre, il Pozzale era un carcere femminile, e proprio dai dati dell’Ars risulta che il 72,4% delle detenute donne presentano almeno una diagnosi di disturbo psichiatrico. Il Pozzale poteva essere un’occasione di rinascita per queste donne, come lo è stato in passato. Invece è chiuso e da fuori sembra anche abbandonato – spiega Alberti - Mentre la situazione delle carceri toscane è sempre più delicata, come i casi di San Gimignano e Dogaia dimostrano, il Pozzale resta chiuso. Eppure dalla rilevazione dell’Ars risulta che su 3100 detenuti, 912 hanno presentato almeno un disturbo psichiatrico. Le diagnosi prevalenti sono disturbi da dipendenza di sostanze (14%), il 5,4% presenta disturbi nevrotici e di adattamento, disturbi di personalità e comportamento (4%), il 3,5% sono alcol-correlati, il 2,9% è affetto da disturbi affettivi psicotici e l’1,5% depressivi non psicotici, oltre a un 3,5% di detenuti che presentano sintomi e sindromi non classificate”.
“A parte la Rems di Volterra, i cui lavori di ampliamento non partiranno comunque prima dell’inizio del 2020 (appalto e aggiudicazione lavori), e le strutture intermedie, dai numeri mi sembra che una struttura come il Pozzale potrebbe essere fondamentale per la situazione dei detenuti psichiatrici più gravi, o almeno per le donne. Purtroppo – conclude Alberti - si pensa sempre che le strutture detentive o le Rems siano qualcosa di avulso dal mondo reale, qualcosa di chiuso, un universo che non riguarda la comunità, senza considerare tutto il personale che invece ogni giorno presta servizio in queste strutture in modo precario e spesso pericoloso, e che deve essere salvaguardato al pari dei detenuti”.
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