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COMUNICATO STAMPA  n. 0274

 
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Edilizia pubblica: via libera alla nuova disciplina

Licenziata a maggioranza dalla commissione Mobilità e infrastrutture una proposta di legge che stabilisce nuovi criteri per l’assegnazione e la gestione di alloggi Erp e per la determinazione del canone di locazione

 

9 marzo 2015

 

Dopo una lunga maratona è arrivato il via libera da parte della commissione Mobilità e infrastrutture alla nuova disciplina per l’assegnazione, la gestione e la determinazione del canone di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica in Toscana. La commissione, presieduta da Fabrizio Mattei (Pd), ha licenziato la proposta di legge che modifica l’attuale normativa, risalente al 1996, dopo aver esaminato, votato, e in parte accolto, una mole significativa di emendamenti al testo. La proposta è stata licenziata con voto favorevole a maggioranza, mentre il gruppo di Forza Italia ha votato contro.
“La Commissione ha svolto un buon lavoro – ha commentato il presidente Mattei –, impegnandosi a fondo per dare ai toscani, entro la scadenza di legislatura, una disciplina che rispondesse maggiormente ai bisogni espressi, visto che la legge regionale vigente risale ormai a venti anni fa”.
Tra gli obiettivi della nuova legge ridurre il disagio abitativo di chi non è in grado di accedere alla locazione di alloggi nel libero mercato; garantire che l’edilizia residenziale pubblica sociale rispetti i principi di economicità ed equità; favorire processi di razionalizzazione promuovendo la qualificazione del patrimonio erp; introdurre requisiti di accesso più rigorosi e prevenire possibili abusi e speculazioni come subentri o morosità.
In particolare, tra i requisiti di accesso sono richiesti: il radicamento territoriale di almeno 5 anni, l’assenza di titolarità del diritto di proprietà (impossidenza) su beni immobili (abitativi e non) e mobili (auto di lusso, imbarcazioni). Inoltre, si è prevista la condizione di assenza di occupazioni abusive sia di alloggi erp sia di beni di proprietà pubblica o privata, nei 5 anni precedenti la presentazione della domanda. Si è introdotto poi, il calcolo del reddito Isee come strumento di misurazione delle condizioni economiche per l’accesso alle prestazioni sociali, e quindi per l’assegnazione degli alloggi pubblici. (cem/bb)

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