COMUNICATO STAMPA n. 0202
Turismo: categorie economiche, audizioni in commissione
Riconoscere solo le attività professionali: questa la richiesta rivolta dai rappresentanti delle imprese alla commissione Sviluppo economico durante le consultazioni sulla proposta di legge che modifica il Testo unico del settore. Ascoltate anche le associazioni professionali e i sindacati
23 febbraio 2015
Firenze – “Nel corso delle consultazioni odierne sulla proposta di legge che modifica il Testo unico sul turismo sono giunti molti contributi e molte osservazioni. A tutte le proposte dedicheremo la dovuta attenzione nel corso del lavoro di approfondimento che faremo per definire il testo finale della proposta di legge”. Lo ha dichiarato la presidente della commissione Sviluppo economico, Rosanna Pugnalini (Pd), al termine delle consultazioni alle quali sono intervenute le categorie economico e sociali e le associazioni professionali.
Il mondo delle imprese, con un documento unico, ha chiesto “il rispetto di un principio basilare: stesso mercato, stesse regole. Questo serve a contrastare l’abusivismo sempre più diffuso. E, in questo senso, chiediamo che la legge preveda solo forme di attività o di gestione di attività di livello professionale”. Accanto a questo, le imprese hanno chiesto “una regolamentazione chiara riguardo al variegato mondo della ricettività turistica” e hanno espresso “forti perplessità sul passaggio ai Comuni delle competenze amministrative sul settore”.
Le associazioni delle guide turistiche hanno chiesto che la Regione rinvii ogni disposizione riguardo le guide turistiche in attesa del decreto ministeriale e della pubblicazione dei siti turistici per cui è richiesta la specializzazione. In particolare è stato segnalato il problema della formazione professionale: “Si sono formate e abilitate troppe guide e ora la Regione non prevede nessuna forma di garanzia per le guide specializzate e abilitate in Toscana”. Anche le guide turistiche hanno segnalato la necessità di “fronteggiare i sempre più diffusi fenomeni di abusivismo”.
Attenzione alla formazione è stata richiesta anche da parte della associazioni delle guide alpine, che hanno anche chiesto una vigilanza più stringente sulle figure professionali di guida escursionistica e ambientale, “le quali, pur non essendo abilitate alla guida alpina svolgono anche questo tipo di attività”. La soluzione sarebbe quella “di istituire la figura professionale dell’accompagnatore di media montagna”.
Di positivo riordino del sistema, della governante e della promozione ha invece parlato la Cgil, che però ha chiesto alla Regione “un passo in più per ciò che riguarda l’articolo che individua la necessità di applicare il contratto ai lavoratori del settore. Siccome i contratti dei diverti comparti possono essere molteplici, bisogna specificare che il contratto di riferimento è quello del turismo”. (lm)
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