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Comunicato n. 206 del 25 febbraio 2014

Riassetto Giunta: il dibattito sulla comunicazione di Rossi

Gli interventi dei consiglieri Santini (FI), Mugnai (FI), Del Carlo (Udc) e Donzelli (FdI)

Firenze – “Negli ultimi anni la crisi ha prodotto una caduta di redditto che, a sua volta, ha fatto contrarre i consumi dei cittadini toscani e in questa situazione la Giunta regionale, con l’ultima manovra economica, ha deciso un inasprimento fiscale per tutti. Quindi, presidente Rossi, è lontano dal vero quello che lei afferma come lavoro svolto in positivo per arginare la crisi che ha colpito la Toscana”. Lo ha dichiarato Giovanni Santini (FI) aprendo il dibattito sulla comunicazione con la quale il presidente della Regione, Enrico Rossi ha illustrato le priorità di fine legislatura e la sostituzione di tre assessori. Santini ha anche contestato “l’affermazione secondo la quale i conti della sanità sono in regola”. Santini, inoltre, ha fatto osservare che “rispetto a qualche mese fa è scomparsa la priorità delle modifiche al Pit che invece era stato un suo cavallo di battaglia in occasione del dibattito sull’allungamento della pista dell’aeroporto di Peretola”. Secondo Stefano Mugnai (FI), la scelta della comunicazione al Consiglio regionale “è apprezzabile” ma “le ragioni esposte per motivare il cambio di tre assessori hanno radice nel riassetto di leadership interne al Pd e al Governo”. Mugnai ha sottolineato che “è difficile che in pochi mesi di legislatura si possano fare le cose che la Regione non è stata in grado di fare in quattro anni”. Inoltre, Mugnai ha definito “superficiale” la gestione del rimpasto di Giunta, “visto che il Collegio di Garanzia ha giudicato illegittima la sostituzione del vicepresidente”. “A fine legislatura si dovrebbe fare il bilancio delle cose fatte e non presentare le priorità programmatiche di fine legislatura, anche perché le priorità programmatiche si presentano all’inizio di un’esperienza di governo”, ha sottolineato Giuseppe Del Carlo (Udc). E il problema, secondo Del Carlo, “è che le cose da fare sono ancora quelle di cui si parlava quattro anni fa”. Del Carlo ha sottolineato che “restano irrisolte alcune questioni fondamentali, tra cui quelle del credito, dove la Regione non ha mai speso una parola sulla vicenda del Monte dei Paschi”. Del Carlo, che ha giudicato il rimpasto di Giunta “un riequilibrio tutto interno al Pd in vista delle elezioni del prossimo anno” ha criticato l’affermazione di Rossi circa i conti della sanità: “Andrei cauto a dire che sono in regola”. E sulla revoca dei tre assesori ha affermato: “Deve far riflettere il fatto che in quattro anni si siano sostituiti cinque assessori su dieci”. Critico l’intervento di Giovanni Donzelli (FdI): “Lei, presidente Rossi, parla di crisi economica e della necessità di adeguare l’azione di governo della Giunta, ma la sostituzione degli assessori è solo un mero scambio di poltrone che viene consumato mentre la Toscana affonda”. Donzelli ha sottolineato che “le inefficienze della Giunta” hanno prodotto 38 milioni di euro di finanziamenti bloccati dall’Europa. “E i conti della sanità”, ha aggiunto, “non sono a posto e con le Società della salute, il cui destino è ancora ignoto, si spendono oltre 5 milioni all’anno per pagare l’apparato politico-burocratico”. Donzelli ha anche chiesto dove siano “finiti i 28 milioni di euro destinati alla bretella Signa-Prato” e perché il presidente Rossi “abbia assunto un filosofo per aiutarlo a pensare”. (lm)





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