Per migliorare l’esperienza di navigazione delle pagine e la fruizione dei servizi online, questo sito utilizza cookie tecnici e analitici.
Questo sito permette inoltre l’utilizzo di cookie di terze parti per funzionalità quali la condivisione e la visualizzazione sui social media.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando su collegamenti nella pagina acconsenti all’uso di questi cookie.
Per informazioni sui cookie e su come eventualmente disabilitarli, leggi la Cookie policy dei siti del Consiglio regionale della Toscana.
» Ufficio stampa » Comunicati » Comunicato Indietro

COMUNICATO STAMPA  n. 641

 
dal   
  al     
 

Aula: caccia, sì alle nuove regole per gestione e tutela fauna selvatica

Il Consiglio regionale ha approvato la proposta di legge a maggioranza. Gli interventi dei consiglieri Roberto Salvini (gruppo Misto), Luciana Bartolini (Lega), Andrea Pieroni (Pd) e Leonardo Marras (Pd)

 

di Ufficio Stampa, 7 luglio 2020

 

Firenze - Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza la proposta di legge che detta le nuove regole in materia di gestione e tutela della fauna selvatica.Con l'approvazione di questa proposta di legge, è stata dichiarata decaduta, e quindi non sottoposta al voto dell'aula, la proposta di legge "Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio" presentata dai consiglieri Tommaso Fattorie Paolo Sartidel gruppo Sì-Toscana a Sinistra.

"Mi aspettavo qualcosa di più da questa legge, e cioè che recepisse appieno la legge 157, ma al contrario si introducono nuove restrizioni e proposte ,che mettono ancora di più in crisi i cacciatori, a partire dall'introduzione dei tesserini elettronici, quando i cacciatori hanno un'età media molto alta". Così ha esordito Roberto Salvini (gruppo Misto) in fase di dibattito, annunciando il "totalmente contrario" alla proposta di legge. Salvini ha criticato "il taglio dato agli Atc, che ora non tutelano più la nostra fauna autoctona e non incentivano più suo incremento attraverso zone ripopolamento e cattura e voliere a cielo aperto, né tutelano i gestori di capanni contro le schiere animaliste che fanno irruzioni". Critiche ha espresso anche sulle norme riguardo al rilascio del porto d'armi, "impedendo di avvicinare i giovani alla caccia e impedendo così un contrasto alla fauna nociva per il territorio e che crea incidenti stradali".

Secondo Luciana Bartolini (Lega), "il mondo della caccia negli ultimi cinque anni è stata oggetto di vari interventi, in particolari per quel che riguarda i danni prodotti all'agricoltura dagli ungulati e alla pastorizia dai lupi, e su questo siamo ancora in emergenza". Ma nonostante questo aspetto e nonostante alcuni punti irrisolti sugli Atc, Bartolini ha definito il lavoro in commissione "costruttivo e l'accoglimento di alcuni nostri emendamenti ha aiutato a risolvere alcune problematiche". Ha poi annunciato voto favorevole sull'emendamento riguardo ai richiami vivi e sull'intera legge, "nonostante che alcuni temi potevano essere affrontati meglio, come la piena trasparenza degli Atc, la partita dei danni all'agricoltura e agli allevamenti e il rilascio dei tesserini".

Voto convintamente favorevole alla proposta di legge è stato annunciato da Andrea Pieroni (Pd), che ha definito la norma "tutt'altro che una mera manutenzione o un aggiornamento della legge regionale 3, bensì si tratta di un passaggio qualificante, perché recepisce l'impegno assunto nella conferenza regionale caccia del 2019". Secondo Pieroni, la legge introduce una "rivisitazione del riassetto istituzionale, dopo che dal 2016 la gestione della materia caccia è passata dalle Province alla Regione". La norma, inoltre, tiene conto delle "modifiche morfologiche legate al paesaggio agricolo, dove aumentano le aree boscate, della contrazione del numero dei cacciatori e della grande presenza degli ungulati e delle specie predatorie e nocive". Pieroni ha sottolineato che la legge è frutto di "un lavoro svolto impegnativo e accurato, che si è arricchito grazie alla paziente attività di ascolto e concertazione che ha prodotto un testo di raro equilibrio".

Di "risultato davvero buono" e di "punto di caduta di grande equilibrio" ha parlato Leonardo Marras (Pd). "Non dimentichiamoci da dove si partiva - ha sottolineato; - partivano da una legge obiettivo per contrastare gli ungulati. A inizio legislatura fu un passaggio molto coraggioso, che però ha creato anche problemi, critiche, insoddisfazioni, disimpegno". Ma il lavoro dell'assessorato, che ha portato al tavolo della conferenza regionale del 2019 "tutti gli attori ci ha permesso di ristabilire il giusto equilibrio e il lavoro della commissione ha migliorato il testo su diversi aspetti". Marras, infine, ha preannunciato un atto di indirizzo che sarà presentato nelle prossime settimane perché una proposta di emendamento di Coldiretti "ha posto un problema che dobbiamo affrontare, e cioè come un imprenditore agricolo possa partecipare direttamente al contrasto dei predatori". - segue -

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell'Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana