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COMUNICATO STAMPA  n. 0799

 
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Palestina: no alla sgombero del villaggio di Susiya, mozione in Consiglio

L'assemblea toscana approva a maggioranza l'atto presentato dai consiglieri Tommaso Fattori (Sì-Toscana a sinistra) e Elisabetta Meucci (Pd)

 

24 maggio 2017

 

Firenze –Una mozione, approvata dall’aula a maggioranza, per impegnare la Giunta “a manifestare pubblicamente e con urgenza la propria solidarietà alla popolazione del villaggio palestinese di Susiya, in Cisgiordania, inviando altresì una specifica comunicazione al Governo israeliano per chiedere la definitiva sospensione dei provvedimenti e delle eventuali operazioni di sgombero del territorio del villaggio, invitando al rispetto del diritto internazionale e delle Risoluzioni delle Nazioni Unite”. Questo il cuore della mozione, presentato dai consiglieri Tommaso Fattori(Sì-Toscana a sinistra) e Elisabetta Meucci(Pd), che impegna anche ad “attivarsi nei confronti del Governo italiano perché rinnovi il suo impegno a sostegno del villaggio di Susiya e più in generale provveda le operazioni di sgombero dei villaggi palestinesi della Cisgiordania”.
L’atto è stato presentato da Fattori, che ha ricordato di aver ricevuto in commissioni Affari internazionali, la scorsa settimana, una delegazione palestinese, affermando la necessità – insieme alla collega Meucci – di “unire la voce del Consiglio regionale alle voci che nel mondo si levano in nome della libertà e dei diritti umani”. E se per Claudio Borghi(Lega nord) “raddrizzare i torti del mondo non è attività pertinente del Consiglio regionale”, per Giovanni Donzelli(Fratelli d’Italia) “si tratta di un atto a senso unico che non analizza tutta la realtà”. Da qui ilvoto contrario di entrambi igruppi.
Ad annunciare il voto favorevole sono stati invece i consiglieri Serena Spinelli(MdP), Andrea Quartini(M5S) e il presidente Eugenio Giani. Secondo Spinelli, che ha invitato a non pensare solo al proprio orticello, “la pacificazione in quell’area risolverebbe tanti problemi nel mondo”; per Quartini “l’atto va nella linea del rispetto del diritto internazionale e assume un valore simbolico importante”; secondo Giani: “la storia vissuta da Firenze e dalla Toscana non può esimere il Consiglio a far sentire la propria voce”.
In chiusura di dibattito, Fattori ha rivendicato il ruolo del Consiglio sul piano internazionale, ricordando non a caso l’attività della commissione da lui presieduta, e ha parlato di “atto del tutto equilibrato”. (ps)
 

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