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COMUNICATO STAMPA  n. 1583

 
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Ciclo rifiuti: mozione, sì a clausole sociali in procedura affidamento servizi

Approvato a maggioranza l'atto presentato da Stefano Baccelli (Pd)

 

26 ottobre 2016

 

Firenze – Inserire clausole sociali nella procedura per l’affidamento dei servizi per il ciclo integrato dei rifiuti. La mozione presentata in aula dal presidente della commissione Ambiente Stefano Baccelli (Pd) è stata approvata a maggioranza con l’astensione del Movimento 5 Stelle e il voto contrario di Lega Nord.
Baccelli ha spiegato che è in corso l’affidamento da parte dell’Ato Toscana Costa a RetiAmbiente spa. Nell’atto si impegna la Giunta, come ha spiegato Baccelli, a “verificare la possibilità di inserire per la scelta del partner privato di RetiAmbiente spa, clausole sociali per tutelare i dipendenti delle cooperative sociali operanti con gli attuali gestori del servizio oggetto di riorganizzazione e ai dipendenti delle stesse”. In particolare, si chiede alla Giunta di “valutare nel contatto di servizio l’inserimento di una clausola contrattuale che obblighi il gestore a riservare l’esecuzione di alcune tipologie di servizio in favore delle cooperative sociali di tipo b attualmente operanti in regime di subappalto”. I soggetti in questione hanno lo scopo di perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale attraverso lo svolgimento di attività agricole, industriali, commerciali o di servizi, finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate.
“È tutt’altro che certo – ha detto Baccelli – il destino per le cooperative sociali di tipo b che oggi operano in regime di subappalto per i servizi esternalizzati”. “La mozione – ha aggiunto il consigliere regionale – ha l’intento di trovare le modalità per tutelare sia i dipendenti di queste cooperative che le cooperative stesse con forme di accompagnamento, di cura e di attenzione dei dipendenti di queste cooperative”. 
Astensione da parte del Movimento 5 Stelle. “Siamo per l’estensione delle tutele dei lavoratori – ha detto Giacomo Giannarelli – anche nelle cooperative, ma siamo contrari a questo percorso che vede la privatizzazione dei servizi pubblici locali”.
Sì alla mozione è stato espresso da Tommaso Fattori (Sì-Toscana a sinistra). “Siamo contrari al percorso di riaccentramento e privatizzazione dei servizi – ha detto il capogruppo – ma in questo caso pensiamo si debba tentare di tamponare i rischi connessi al passaggio al gestore unico che potrebbe colpire le cooperative sociali di tipo b, un pezzo importante del welfare toscano, cooperative che si prendono in carico soggetti deboli come disabili gravi, tossicodipendenti”. (bb)

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