COMUNICATO STAMPA n. 0177
Guardia di Finanza in Toscana: la mostra in Panciatichi
Sono tre le aree tematiche dell’esposizione aperta al pubblico fino al 28 febbraio prossimo. Un percorso storico che abbraccia le origini e guarda al multimediale
17 febbraio 2014
Firenze – Un viaggio nel tempo, insieme alla Guardia di Finanza, per conoscere insieme principi ispiratori, compiti e valori morali dei Finanzieri di ieri e di oggi, attraverso tre periodi storici: le origini, la Liberazione, l’attività al tempo del web 2.0. Queste le tre aree tematiche che caratterizzano la Mostra “Guardia di Finanza in Toscana: da Leopoldo II ad oggi”, ospitata nelle sale di Palazzo Panciatichi a Firenze, sede del Consiglio regionale e aperta al pubblico, con ingresso gratuito, fino al 28 febbraio prossimo (lun-ven 9.00/18.00). L’esposizione, che rientra nelle iniziative della Festa della Toscana 2013, è stata inaugurata lunedì 17 febbraio dal presidente del Consiglio Alberto Monaci e dal Comandante generale della Guardia di Finanza Generale di Corpo d’Armata Saverio Capolupo, alla presenza delle massime autorità cittadine. La selezione di documenti operata per la mostra disegna la storia della Guardia di Finanza nei suoi principali svolgimenti, con il corredo di rari documenti iconografici delle uniformi ottocentesche del Corpo. La prima delle tre aree tematiche guarda alle origini delle Fiamme Gialle nella nostra Regione. Siamo nel 1840 quando il Granduca Leopoldo II istituì la “Real Guardia Armata di Finanza” per contrastare il contrabbando ed assicurare le più importanti fonti di entrate fiscali dell’epoca, ossia i dazi doganali sulle merci che transitavano nel porto di Livorno. In questa sezione trovano spazio preziosi cimeli dell’Archivio di Stato di Firenze e del Museo Storico della Guardia di Finanza, tra cui spiccano il “Regolamento di servizio” e i disegni delle uniformi su tavole in miniatura originali, con i sigilli di approvazione del Granduca. La seconda tappa racconta il periodo della Resistenza e la Guerra di Liberazione. Siamo dopo l’8 settembre 1943 quando figure di rilievo come il Maresciallo Maggiore Vincenzo Giudice e il Tenente Angiolo Gracci raccontano la partecipazione dei finanzieri alla Guerra e alla difesa dei capannoni dell’Annona dai saccheggi delle truppe tedesche in ritirata. Il Maresciallo Maggiore Giudice, il 16 settembre 1944, durante una rappresaglia delle SS tedesche sopra Carrara, offrì la sua vita in cambio di quella di 70 ostaggi. Il Tenente Gracci, appena ventitreenne, passò alla Resistenza e divenne Comandante della Brigata Vittorio Sinigaglia con cui l’11 agosto del 1944 conquistò la prima testa di ponte sull’Arno per la liberazione di Firenze. L’ultima sezione è dedicata alla storia recente e alla Guardia di Finanza al tempo del web 2.0. Una moderna polizia economica e finanziaria, impegnata nella lotta all’evasione fiscale e al riciclaggio, alla corruzione e ai traffici illeciti internazionali. Particolare attenzione viene riservata alle diverse specializzazioni del Corpo, tra cui i Reparti di Antiterrorismo Pronto Impiego, composto da finanzieri noti come Baschi Verdi; Aeronavale, con compiti di contrasto ai traffici illeciti sul territorio e sul mare; Soccorso Alpino per l’assistenza in montagna e la protezione civile; Servizio Cinofilo dedicato ad attività di lotta alla droga, al contrabbando e al terrorismo. In questa ultima tappa è stato inoltre predisposto, nelle sale di Panciatichi, un videogioco interattivo dedicato a studenti e ragazzi in visita che potranno cimentarsi a diventare “Finanzieri virtuali”. La conferenza che ha preceduto l’inaugurazione della mostra è stata ripresa e trasmessa in diretta streaming sul sito del Consiglio regionale ed è liberamente consultabile e scaricabile, insieme alle foto d’insieme delle opere esposte e delle Autorità che vi hanno partecipato, all’indirizzo: http://docs.consiglio.regione.toscana.it/alfresco/webdav/Homepage%20dell%27ospite/struttura-consiliare/regia/Eventi/2014/2014%2002%2017%20Inaugurazione%20mostra%20GdF (f.cio/ps)
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