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Lega Toscana - Salvini Premier - 30 luglio 2025

 
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Galli Meini (Lega): “Sanità toscana, serve una vera discontinuità. Basta slogan, occorre un nuovo modello fondato sull'efficienza, l’equità e la responsabilità”

«Il Piano Socio Sanitario approvato dal Consiglio regionale toscano rappresenta, ancora una volta, un’occasione mancata. La Giunta regionale, guidata dal centrosinistra, continua a riproporre un modello superato, ancorato a vecchie logiche di gestione e incapace di affrontare le reali sfide del nostro tempo. La Toscana merita di più». A dichiararlo sono Giovanni Galli ed Elena Meini, Consiglieri regionali della Lega, che intervengono con fermezza nel dibattito sul futuro del sistema socio-sanitario regionale.
«Siamo davanti a una Regione che invecchia, dove i giovani scappano all’estero e dove i servizi sanitari – sia territoriali che ospedalieri – sono sempre più in affanno. La fotografia demografica è impietosa: la natalità toscana è al minimo storico e 16.000 giovani in età formativa sono emigrati negli ultimi anni. La Regione deve reagire, ma il Piano approvato è in continuità con il passato, privo di visione e incapace di affrontare con coraggio la crisi del sistema».
Galli e Meini criticano apertamente la narrazione di chi continua a sostenere che basterebbe aumentare le risorse per risolvere i problemi: «Il vero nodo non è solo il sottofinanziamento – peraltro reale – ma l’assenza di una programmazione efficace. Lo dice anche la Corte dei Conti: la gestione sanitaria regionale è inadeguata, orientata solo all’emergenza. Occorre una rivoluzione culturale prima ancora che economica».
Tra i punti qualificanti della proposta della Lega, sottolineano i Consiglieri «la necessità di un nuovo modello organizzativo, capace di riformare la governance regionale e superare le criticità legate alle mega-ASL di area vasta; un’integrazione vera tra ospedale e territorio, con una rete sanitaria moderna, flessibile, efficiente; un sistema centrato sulla persona, dove i medici di famiglia, la medicina territoriale e la prevenzione siano davvero il primo presidio di salute».
«Abbiamo bisogno di meno gettonisti e più medici motivati e stabili. Oggi, nessuna Regione spende quanto noi per i medici a chiamata. È una distorsione inaccettabile che mina la qualità dell’assistenza e genera sprechi. Il Governo nazionale ha avviato importanti correttivi. Ora la Regione deve fare la sua parte», aggiungono i rappresentanti della Lega.”

Tra i temi affrontati, anche le liste d’attesa, le RSA, la sanità nelle aree interne e lo sport come leva di salute pubblica: «È paradossale che in una Regione dove si vive sempre più a lungo, manchino risposte strutturate per gli anziani non autosufficienti. Le RSA sono poche, costose e spesso trattate come terminali, non come spazi di vita. Lo stesso vale per le badanti, settore lasciato all’anarchia ed all’improvvisazione».
Sul fronte sportivo, Galli insiste: «Lo sport è prevenzione, salute, coesione. Non può essere gestito con iniziative estemporanee e personalistiche. Servono una visione integrata, impianti adeguati e una rete che valorizzi le associazioni dilettantistiche. In questi anni il Presidente ha agito da solo, senza un vero piano condiviso. Una strategia è possibile, ma occorre umiltà e capacità di ascolto».
In conclusione, Galli e Meini lanciano una sfida politica: «Il modello toscano di sanità non va semplicemente rifinanziato: va completamente ripensato. Vogliamo una sanità pubblica, equa, universale, ma anche efficiente, responsabile, moderna. La sanità del futuro si costruisce oggi, con scelte coraggiose, non con slogan. La Lega è pronta a fare la sua parte per dare alla Toscana una sanità all’altezza del terzo millennio».

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