Gruppo Misto
comunicato n. 17 del 18 luglio 2025
Silvia Noferi (Europa Verde- AVS): "Presentata interrogazione sulla Delibera della Conferenza Stato-Regioni riguardante la deroga alla caccia per le specie protette."
La Delibera della Conferenza Stato-Regioni n. 87 del 12 giugno scorso autorizza l’abbattimento di 230.242 storni e 581.302 fringuelli in deroga alla Direttiva Uccelli (2009/147/CE) che in realtà la prevede solo in “
occasioni sporadiche, con modalità molto rigorose, in assenza di soluzioni alternative e per finalità molto specifiche come per esempio, prevenire danni economici o alle persone, perseguire scopi scientifici”.
Una deroga che rappresenta un gravissimo precedente dopo anni di moratoria ed è pertanto ancora più sorprendente che la Toscana sia stata una fra le poche regioni che hanno aderito accettando la quota di riparto che dà la possibilità di abbattere 119.847 fringuelli.
Al di là della difficoltà di capire chi si occuperà di tenere il conto degli abbattimenti e di come potrà tener conto dei “prelievi” fino al raggiungimento di questo numero così preciso, rimane l’esposizione della Regione Toscana e dei suoi rappresentanti a responsabilità dirette in caso di violazione della normativa europea.
Per questo nei giorni scorsi ho depositato un’interrogazione per la Giunta in cui chiedo:
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Perché la Regione Toscana ha ritenuto necessario aderire al riparto delle quote di animali da abbattere anche se sono protetti dalla Direttiva Uccelli;
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Se ha già provveduto ad emanare l’autorizzazione ai cacciatori o, in caso contrario, quando intende emanare atti per ufficializzare la deroga per l’abbattimento di oltre 100 mila fringuelli visto l’approssimarsi della scadenza della legislatura;
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Se ha la consapevolezza che per la prima volta, dopo anni di moratoria, la Conferenza permanente Stato-Regioni ha sacrificato un patrimonio naturale protetto, costituito da specie non cacciabili senza considerare le gravi responsabilità penali che ne derivano.
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