Per migliorare l’esperienza di navigazione delle pagine e la fruizione dei servizi online, questo sito utilizza cookie tecnici e analitici.
Questo sito permette inoltre l’utilizzo di cookie di terze parti per funzionalità quali la condivisione e la visualizzazione sui social media.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando su collegamenti nella pagina acconsenti all’uso di questi cookie.
Per informazioni sui cookie e su come eventualmente disabilitarli, leggi la Cookie policy dei siti del Consiglio regionale della Toscana.
» » Comunicati » Comunicato Indietro

COMUNICATO STAMPA  n. 280

 
dal   
  al     
 

Sanità: disco verde unanime alla medicina d’iniziativa

La legge è stata approvata dal Consiglio regionale con il voto favorevole di tutti i trentaquattro votanti. Si promuove un modello assistenziale per i malati cronici finalizzato alla prevenzione, alla diagnosi precoce, al cambiamento degli stili di vita

 

di Ufficio Stampa, 26 febbraio 2020

 

Firenze All’unanimità il Consiglio regionale ha approvato la legge di promozione della medicina di iniziativa, che modifica la legge regionale 40/2005. E’stato il presidente della commissione Sanità, Stefano Scaramelli (Italia Viva) ad illustrare il testo in aula.
 
La medicina di iniziativa è un modello assistenziale per le patologie croniche, finalizzato alla prevenzione, alla diagnosi precoce e a interventi mirati al cambiamento degli stili di vita, oltre che alla presa in carico proattiva, integrata e multidisciplinare. Più in dettaglio, il modello prevede una ricerca attiva dei malati cronici, un loro arruolamento, la stesura di un piano individuale di assistenza da parte di un team multidisciplinare. Il piano comprende controlli periodici, per avere sotto monitoraggio l’evoluzione della malattia ed evitare che ci si rivolga al servizio sanitario solo in occasione di un peggioramento. E’contemplato inoltre un patto di cura con il paziente, che prevede degli obiettivi di salute e lo impegna ad adottare alcuni accorgimenti (ad esempio stili di vita sani e adeguati), il suo “empowerment”(aiuto a riconoscere i sintomi e gestire la malattia) e infine un collegamento con la comunità, come ad esempio incontri con un paziente esperto che può dare suggerimenti.
 
Ad oggi il progetto coinvolge il 48 per cento dei medici toscani e il 58 degli assistiti per alcune malattie come scompenso cardiaco, diabete mellito, ictus pregresso, insufficienza respiratoria. Il modello ha portato a una riduzione della mortalità e adesso si prevedono incentivi e novità, come l’abbandono della presa in carico per patologia e una profilazione del rischio.

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell'Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana