COMUNICATO STAMPA n. 0219
Cultura: Piano 2012-2015, via libera a modifiche e integrazioni
L’atto, illustrato in aula da Gianluca Parrini (Pd), è stato approvato a maggioranza. Gli interventi dei consiglieri Severino Saccardi (Pd) e Giovanni Donzelli (FdI)
25 febbraio 2015
Il Consiglio regionale ha approvato, con il voto contrario di Forza Italia e l’astensione del consigliere Giuseppe Del Carlo (capogruppo Udc), la proposta di delibera che modifica e integra il “Piano della cultura 2012-2015” per i progetti “Sistema regionale dello spettacolo dal vivo: Enti di rilevanza regionale” e “Sistema regionale dello spettacolo dal vivo: attività tetrali, di danza e di musica”.
Gli interventi normativi, ha spiegato il presidente della commissione cultura, Gianluca Parrini (Pd), illustrando l’atto all’aula, “si rendono necessari a seguito delle modifiche apportate al Testo unico della cultura, per adeguarlo al decreto del Ministero della cultura del 1° luglio 2014”. La normativa nazionale ha infatti stabilito nuovi criteri per l’erogazione dei contributi per lo spettacolo dal vivo (FUS) ed introdotto, al posto dei teatri di produzione ad iniziativa pubblica e dei teatri stabili di innovazione, le tipologie “Teatro nazionale” e “Teatro di rilevante interesse culturale”. Da qui le modifiche ai progetti già ricordati. Il teatro nazionale, ha aggiunto Parrini, “viene definito come organismo che svolge attività teatrale di notevole prestigio nazionale ed internazionale e che si connota per la propria tradizione e storicità, mentre quello di rilevante interesse culturale è un organismo che svolge attività di produzione di rilevante interesse culturale prevalentemente nell’ambito della regione di appartenenza”. In particolare, il decreto ministeriale ha previsto, quale condizione per l’erogazione dei contributi nazionali, il cofinanziamento da parte di altri enti pubblici: nel caso dei teatri nazionali occorre l’impegno degli enti territoriali o di altri enti pubblici a concedere contributi pari al 100% di quello statale, mentre per i teatri di interesse culturale è sufficiente un cofinanziamento del 40%. Parrini ha ricordato che rispetto al testo proposto dalla Giunta, la commissione “ha approvato una modifica che consente al governo regionale l’erogazione di un finanziamento di un milione previsto dalla legge Finanziaria 2015 per la realizzazione del Sistema teatrale toscano, così come riformato dal decreto ministeriale”. “La commissione”, ha concluso Parrini, “nel licenziare la delibera, ha anche deciso che, in caso di istituzione di un teatro nazionale in Toscana, e dunque di un finanziamento da parte della Regione, quest’ultima entri a far parte degli organi della Fondazione che gestirà il Teatro”.
Severino Saccardi (Pd) annunciando di “votare disciplinatamente sì” ha sottolineato che i provvedimenti di settore “diventano eccessivamente burocratici e lasciano in secondo piano la promozione della cultura”.
Voto contrario è stato invece annunciato da Giovanni Donzelli (capogruppo Fratelli d’Italia) ricordando che il suo gruppo “è contrario a finanziare l’offerta culturale proponendo invece buoni proporzionati al reddito per finanziare la domanda di cultura”. (lm/Cam)
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