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COMUNICATO STAMPA  n. 1166

 
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Porto di Piombino: Mattei, ad un anno e mezzo lavori già al 60 per cento

La commissione regionale Mobilità ha visitato i cantieri per lo smantellamento delle navi e le prime opere inaugurate. Fedeli: “Da sviluppare le infrastrutture viarie nel rispetto dell’ambiente”. Guerrieri: “Entro giugno 2015 la fine dei lavori, opere per 90 milioni di euro”

 

21 novembre 2014

 

Piombino – “Entro aprile 2015 i lavori al porto di Piombino saranno terminati, opere per 90 milioni di euro”. Così il presidente dell’autorità portuale di Piombino e dell’isola d’Elba Luciano Guerrieri ha fatto il punto sullo stato dei lavori al presidente della commissione Mobilità e infrastrutture Fabrizio Mattei (Pd) e al vicepresidente del Consiglio regionale Giuliano Fedeli (Toscana civica riformista). La commissione ha visitato i cantieri per l’avvio dell’attività di smantellamento delle navi, manutenzione e refitting navale e le prime opere che sono state inaugurate a fine ottobre: il banchinamento della darsena piccola nord e il primo stralcio della darsena grande sud, la darsena Lanini e la “strada Dalmine”, collegamento tra la zona industriale e l’area portuale.
“Esprimo soddisfazione – ha detto Mattei – i lavori sono stati completati al 60 per cento, dalle carte si è passati velocemente alle opere, a distanza di un anno e mezzo dall’approvazione del nuovo piano regolatore del porto di Piombino, il 26 luglio 2013 in Consiglio regionale, base di tutte gli atti poi attivati”. “La situazione portuale fa da spalla a tutto il sistema produttivo della zona e della Toscana”.
“Questa realtà – ha detto Fedeli – è la dimostrazione che in Toscana ha funzionato la sinergia tra istituzioni. I lavori vanno avanti con velocità”. “Rimane aperto – ha evidenziato Fedeli – il problema della 398, della strada diretta fino al porto. Vanno sviluppate le infrastrutture autostradali e ferroviarie”.
Guerrieri ha spiegato che è stato avanzato un progetto di collegamento ferroviario tra i porti di Piombino, Livorno, La Spezia. L’autorità portuale ha parlato dell’iter che ha dato il via ai lavori. Il 24 aprile 2014 è stato sottoscritto l’accordo di programma per la disciplina degli interventi per la riqualificazione e la riconversione del polo industriale di Piombino. Come direttrice di reindustrializzazione dell’area è stato introdotto il potenziamento delle attività portuali con la creazione delle condizioni per l’attività di smantellamento delle navi, anche con la realizzazione a carico di investitori privati di un adeguato bacino di galleggiamento e/o carenaggio. Nell’accordo, il Governo si impegna a rendere disponibili navi da smantellare del ministero della Difesa ai siti navali a Piombino. Per rendere operativa questa funzione Guerrieri ha spiegato che si devono realizzare la banchina est ed il relativo piazzale operativo. Il costo complessivo di queste opere, previste dal 1° accordo di programma quadro, ammonta a circa 90 milioni di euro. La conclusione di tutte le attività di questi lavori è prevista entro giugno 2015 e l’impresa che si è aggiudicata la realizzazione delle opere è l’ATI CMC – SALES.
Guerrieri ha ricordato che i lavori permetteranno di avere a disposizione un chilometro e duecento metri di molo foraneo sottoflutto, una banchina 370 metri x 50 metri (-20 metri di fondale), un piazzale operativo di 80mila metri quadri ed un canale di accesso a –20 metri. Opere rispondenti ad una logica di incremento della competitività del porto e delle industrie presenti, in grado di garantire l’accessibilità alle grandi navi.
La commissione ha visitato i cantieri aperti, dove il dragaggio funziona 24 ore al giorno, dove verranno realizzati il piazzale pavimentato di radice della darsena Nord; i primi 480 metri della diga foranea di sottoflutto a delimitazione della Darsena Nord; il dragaggio a quota del canale di accesso largo 150 metri, dell’area di evoluzione posta in corrispondenza dell’imboccatura portuale e di un canale prospiciente la nuova banchina; il prolungamento di 350 metri dell’attuale molo di sopraflutto del porto di Piombino, per garantire al nuovo terminal marittimo la protezione dai moti ondosi; la strada di accesso al piazzale Nord del nuovo terminale marittimo che si dirama dallo svincolo di Gagno della Strada Provinciale ed attraversa le aree dello stabilimento industriale. (bb) 

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