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COMUNICATO STAMPA  n. 0065

 
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Asl 1: Delvino presenta memoria difensiva

L’ex direttore generale dell’Asl di Massa ascoltato dalla commissione d’inchiesta. Ferri “Difesa appassionata, emerge tutta la complessità della vicenda”

 

27 gennaio 2011

 

Firenze – Una corposa memoria difensiva, con una relazione dettagliata e diciassette allegati con documenti, lettere, delibere relative alle vicende che hanno portato l’Asl 1 di Massa al commissariamento, in conseguenza dell’emersione di una pesante situazione debitoria. Così l’ex direttore generale Antonio Delvino, ha affrontato le due ore di audizione nella commissione regionale d’inchiesta presieduta da Jacopo Ferri (Pdl), illustrando gli elementi a difesa del proprio operato e rispondendo alle molte domande e obiezioni dei consiglieri presenti: tutti i componenti della commissione, con Ferri, il vicepresidente Loris Rossetti (Pd), Paolo Marini (Fed. Sinistra-Verdi), Maria Luisa Chincarini (Idv), Gian Luca Lazzeri (Lega Nord Toscana), Pieraldo Ciucchi (Gruppo misto), Giuseppe Del Carlo (Udc) e con loro Marco Taradash (Pdl) e Marco Carraresi (Udc). “Una difesa appassionata − dice il presidente Ferri −, dalla quale emerge ancor più evidente la complessità di questa vicenda. Ormai è chiara la dimensione del debito, rimangono oscure le dinamiche e le ragioni di quanto è accaduto”. Una difesa, quella dell’ex direttore generale, che ha ripercorso le tappe, rivendicato la qualità del proprio operato negli anni della direzione generale, iniziata nel marzo 2007 (“con una determinazione a ristrutturare dicendo no alle forti pressioni dei poteri locali”) e ribadito gli elementi a discarico: impossibilità di essere a conoscenza di un debito che non figurava a bilancio, bilanci approvati sia dal controllo interno che dalla Regione e certificati, assenza di segnali di dissesto economico fino a tutto il 2009, ipotesi di formazione del debito negli anni precedenti con supposti occultamenti e irregolarità contabili, sull’accertamento dei quali sta lavorando la magistratura. E ha illustrato un “sistema” regionale di controllo e gestione dei conti delle Aziende sanitarie, “nel quale la Regione è come una holding”, un sistema sorretto dagli “interventi correttivi da parte della Regione attraverso il Fondo sanitario regionale”. La commissione proseguirà la propria attività d’inchiesta il 3 febbraio con nuove audizioni. (s.bar)

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