COMUNICATO STAMPA n. 0584
Carcere: detenuto morto a Sollicciano, Garante regionale chiede misure preventive
Ripensare l’organizzazione delle sezioni negli istituti, potrebbe agevolare controlli. Appello all’uso di piastre elettriche al posto di fornelli a gas. Recuperare il pensiero di Alessandro Margara dovrebbe essere solo il primo passo
di Ufficio Stampa, 16 maggio 2019
Ferma presa di posizione del Garante regionale dei detenuti,
Franco Corleone, dopo l’ennesima morte in carcere avvenuta a Sollicciano dove la scorsa notte un detenuto è deceduto nella sua cella dopo aver inalato gas dal fornello in dotazione. La situazione è definita ormai insostenibile da Corleone e dimostra a suo parere quanto l’illusione punitiva e terapeutica sia fallita.
Il Garante prova a lanciare una prima misura preventiva: dotare la struttura di piastre elettriche. Poche carceri in Italia le usano ma per Corleone potrebbe essere un passo e una risposta alle difficoltà della popolazione carceraria composta, ricorda il garante, per oltre il 50 per cento da spacciatori e tossicodipendenti.
Un secondo step Corleone lo individua nell’organizzazione delle sezioni interne alle carceri: ripensare la distribuzione delle celle e la suddivisione degli spazi potrebbe agevolare il controllo. In ogni caso, quanto già affrontato lo scorso febbraio nel convegno organizzato sul pensiero di Alessandro Margara e sulla necessità di ripartire dalla Costituzione, per Corleone è quanto mai attuale oggi, dopo questa ennesima tragedia. Cambiare la politica del carcere e il senso che questo ha assunto nel tempo, restano, a detta del Garante, il vero nodo da sciogliere. Ogni altra misura, conclude Corleone, sarebbe un palliativo e lascerebbe spazio solo ad esiti drammatici.