P.d.d. n.753 "Programma pluriennale degli investimenti 2003/2005. Interventi per il rilancio dei poli espositivi e congressuali della Toscana. Modifiche al piano regionale dello sviluppo economico ex L.R. 35/2000 per l'attuazione degli interventi e definizione delle linee strategiche".

Premesso che:

-il documento di programmazione economica e finanziaria per l'esercizio 2003 prevede, nell'ambito del piano straordinario degli investimenti 2003-2005, la realizzazione di una serie di interventi finalizzati al rilancio dei poli espositivi toscani;
-la quota di cofinanziamento regionale all'uopo destinata è stata portata a 82,63 milioni di euro con L.R. 43/2002 (legge finanziaria regionale);
-in attuazione del DPEF la presente proposta mira ad introdurre nell'attuale piano regionale dello sviluppo economico di cui alla L.R. 35/2000 una nuova azione (azione 2.2 bis "Infrastrutture Fieristiche/espositive/congressuali") per la riqualificazione strutturale del settore;

Considerato altresì quanto segue:

il testo contiene apposite linee strategiche e di indirizzo individuando l'area d'intervento nei poli espositivi pubblici di Firenze-Prato, Carrara e Arezzo (rispettivamente gestiti da Firenze expo; Centro Affari Arezzo; Internazionale Marmi e Macchine Carrara). La Giunta regionale approva entro il 30 giugno 2003 un apposito programma attuativo per il rilancio dei poli espositivi definendo altresì le procedure per la presentazione di specifici progetti di fattibilità da parte dei soggetti interessati.
La procedura prevista, pur nella sua sostanziale linearità, presenta aspetti di perplessità laddove si recita che il programma attuativo è assunto tenendo conto "della propensione dei soggetti pubblici e privati locali ad intraprendere scelte concrete e innovative e ad impegnarsi finanziariamente".
Questa formulazione non sembra adeguatamente rimarcare la peculiarità della partecipazione pubblica nei tre poli, che non può certo essere assimilata a quella privata ma è anzi tale da richiedere che il programma sia definito in primo luogo sulla base degli elementi concertati con gli Enti Locali interessati e le Camere di Commercio.
Inoltre il documento appare datato nella parte descrittiva, non illustrando adeguatamente la realtà del Centro Affari di Arezzo.
Allo stesso modo si evidenzia un ingiustificato squilibrio nella ripartizione del budget complessivo fra i poli; in questo contesto appare particolarmente discutibile la previsione finanziaria per l'anno 2003, che penalizza pesantemente il polo di Arezzo rispetto agli altri poli.


Ritenuto in ogni caso di esprimere una valutazione positiva sull'atto in esame, salvo le osservazioni di cui sopra;


IL CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI


1. esprime parere favorevole sulla proposta in oggetto;

2. a fini meramente collaborativi formula inoltre le seguenti raccomandazioni:

a) al paragrafo 2.3 delle linee strategiche è opportuno specificare che il programma attuativo è adottato "in conformità agli esiti della concertazione con gli Enti Locali e le Camere di Commercio, tenendo altresì conto delle manifestazioni di disponibilità dei soggetti privati interessati";
b) al paragrafo 3 delle linee strategiche ("cornice finanziaria") si raccomanda una revisione del piano finanziario al fine di riequilibrare la ripartizione delle risorse fra i poli interessati. In particolare appare necessario un congruo incremento della quota stanziata per l'anno 2003 a favore del polo di Arezzo, allo stato nettamente inferiore alle corrispondenti quote degli altri poli.

 

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