Proposta di deliberazione n 349

“L.R. 17/99 -Piano regionale della cooperazione internazionale e delle attività di partenariato 2007-2010.”

 

PARERE OBBLIGATORIO -

               

IL CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI

 

Visti in primo luogo

-l’art. 66 dello Statuto regionale;

-la LR 36/2000 recante “Nuova disciplina del Consiglio delle Autonomie locali”;

-il Regolamento interno del Consiglio regionale;

-il Regolamento interno del Consiglio delle Autonomie locali;

 

Vista in secondo luogo

-la PDD  n 349 “L.R. 17/99 -Piano regionale della cooperazione internazionale e delle attività di partenariato 2007-2010.” in oggetto;

 

Atteso che

fra gli obiettivi specifici del Piano è  previsto:

- favorire la massima partecipazione dei soggetti locali impegnati in attività di cooperazione e di pace, cercando opportune intese con le province ed i comuni per la costituzione di Forum territoriali della cooperazione internazionale e della pace.

Considerato

che al fine di cui sopra, il Piano prevede al punto 7 l’istituzione del “Tavolo regionale della cooperazione internazionale e della pace“, quale strumento di partecipazione degli attori della cooperazione internazionale, con il compito di : individuare le opzioni strategiche, le priorità geografiche e tematiche, l’ allocazione delle risorse ai Tavoli di area geografica e ai Progetti di iniziativa regionale (PIR);

 

Richiamato

che questa previsione non è stata oggetto di osservazioni da parte delle associazioni rappresentative degli enti locali in sede di confronto sul piano, svolto in occasione della riunione del Tavolo di concertazione istituzionale del 29 gennaio 2007. deve dunque ritenersi che sia la giunta regionale sia le rappresentanza degli enti locali considerino opportuno che la concertazione ed il confronto in materia si svolgano in una se de “ speciale” rispetto a quelle “ ordinarie” ( Tavoli di concertazione istituzionale e generale ).

Preso atto

della convergente volontà, della Giunta e delle Associazioni degli Enti Locali, di istituire  il “ Tavolo regionale della cooperazione internazionale e della pace”, in attesa di una riforma organica della normativa, si osserva che:

a)      i riferimenti all’art.48 dello statuto e alla L.r. 49/1999 non sono congrui, poiché nel primo caso si tratta dell’attivazione volontaria da parte del presidente della giunta regionale di fasi formali di concertazione e confronto, nel secondo caso si tratta del rinvio a protocolli per la concertazione o il confronto sugli atti della programmazione regionale : in entrambi i casi, dunque, si tratta di riferimenti che non coprono le attività che il “ Tavolo regionale della cooperazione internazionale e della pace “ dovrebbe svolgere,

b)       se si ritiene di specificare nel piano la composizione ed il funzionamento del tavolo regionale “ Tavolo regionale della cooperazione internazionale e della pace “ , occorre che :

 

 

    1)sia individuato l’organo regionale che lo costituisce;

    2) sia attribuito al CAL il compito di individuare i rappresentanti degli enti locali ( ai sensi  dell’art.66 dello Statuto regionale);

    3)  sia correttamente individuato l’atto che ne disciplina il funzionamento ( che non potrà essere un regolamento, in assenza di norma di legge regionale di cui il regolamento  sia attuazione) ;

 

Considerato 

Che sull’atto in esame è stata raggiunta l’intesa nel corso del Tavolo di concertazione interistituzionale  del  29 gennaio 2006.

 

 

                                                       DELIBERA

 

 

1.      di esprimere parere favorevole sulla PDD 349 in oggetto;

 

 

2.      di formulare, a titolo collaborativo, le seguenti  raccomandazioni:

 

a.       recepire, per quanto possibile, gli spunti critici di cui all’ultimo capoverso della premessa.

b.      in subordine, individuare nel Piano i soli elementi essenziali del processo partecipativo  che si vuole attivale ( organismo, compiti principali, soggetti che dovranno essere coinvolti), affidando alla Giunta regionale il compito di definirne le modalità di costituzione e funzionamento gli strumenti ordinari