PDD 322 “L.R. 34/01 – Piano Regionale dei servizi di sviluppo agricolo e rurale anni 2007 – 2010”.

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PARERE OBBLIGATORIO

               

 

 

            IL CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI

 

Visti in primo luogo

-l’art. 66 dello Statuto regionale;

-la LR 36/2000 recante “Nuova disciplina del Consiglio delle Autonomie locali”;

-il Regolamento interno del Consiglio regionale;

-il Regolamento interno del Consiglio delle Autonomie locali;

 

Vista in secondo luogo

-la PDD 322 in oggetto, riguardante l’approvazione del Piano Regionale dei servizi di sviluppo agricolo e rurale anni 2007 – 2010 (PRSSAR);

 

Atteso in primo luogo

-che il PRSSAR  è l’atto di programmazione introdotto dall’art. 9 della LR 3.8.2001 n. 34 (Disciplina dei servizi di sviluppo agricolo e rurale), con efficacia temporale corrispondente a quella del PRS;

-che i suoi contenuti specifici sono determinati dal comma 3 del citato art. 9;

-che gli obbiettivi generali del PRSSAR sono quelli definiti dall’art. 3 comma 1 lett. a),b),c) e d) della LR 34/2001;

-che, per ciò che riguarda il rapporto con il PRS 2007 – 2010, va rilevato che il PRSSAR è finalizzato al raggiungimento degli obbiettivi contenuti nel PIR 1.5 (innovazione e qualità del sistema rurale agricolo e forestale), con particolare riferimento all’incremento del reddito delle aziende, del sostegno all’innovazione per lo sviluppo del sistema agricolo regionale;

-che, con riferimento al rapporto con le norme comunitarie in materia agricola, sono in particolare da mettere in evidenza:

a) la costituzione di un sistema di consulenza aziendale per l’agricoltura regionale, in ottemperanza a quanto stabilito dal Regolamento CE n. 1782/03 del Consiglio del 29 settembre 2003 (norme comuni per i regimi di sostegno  diretto nell’ambito della politica comune, che istituisce taluni regimi di sostegno a favore degli agricoltori) che, dal 1 gennaio 2007, rende obbligatoria per gli stati membri la costituzione di un sistema di consulenza aziendale;

b) il recepimento, unitamente ed in coerenza con il Programma di sviluppo rurale della Toscana 2007/2013, di quanto previsto dal Regolamento CE n. 1698/05 del 20 settembre 2005 del Consiglio (Sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale);

 

Atteso in secondo luogo

-che, per ciò che riguarda gli obbiettivi specifici del PRSSAR, vada fatta menzione dei seguenti elementi:

>applicazione della nuova P.A.C. (politica agricola comune;

>integrazione e coordinamento con il PSR (programma di sviluppo rurale) della Toscana 2007/2013, sul quale il C.A.L. ha espresso un parere favorevole nella sua seduta del 10.7.2006 (v. PDD 247);

>sviluppo della multifunzionalità delle aziende agricole;

>risparmio energetico e sviluppo di fonti energetiche rinnovabili;

>qualificazione, valorizzazione e commercializzazione dei prodotti;

>OGM e coesistenza con le produzioni non geneticamente modificate, allo scopo di evitare le contaminazioni;

 

Atteso in terzo luogo

-che le tipologie di interventi finanziabili alla stregua del PRSSAR ed in conformità all’art. 2 della LR 34/2001, sono le seguenti:

1) azioni di animazione dello sviluppo agricolo rurale di significativa valenza territoriale;

2)azioni rivolte al monitoraggio  ed all’identificazione dei fabbisogni di innovazione e delle esigenze formative del mondo agricolo e rurale utili ad aumentare l’efficacia degli interventi;

3)azioni di coordinamento e promozione della ricerca applicata, azioni di sperimentazione e collaudo dell’innovazione;

4)azioni di comunicazione integrata tra i diversi soggetti operanti nel sistema  dei servizi di sviluppo agricolo; trasferimento dell’innovazione tecnologica ed organizzativa: divulgazione e dimostrazione; informazione sulle iniziative dello sviluppo rurale…;

5)azioni di assistenza tecnico-gestionale, di consulenza alla qualificazione e commercializzazione dei prodotti;

6)azioni di consulenza specialistica altamente qualificata per segmenti specifici di produzione;

 

 

Atteso in quarto luogo

-che, con riferimento alle priorità che la Province dovranno rispettare nella destinazione dei finanziamenti loro assegnati, il PRSSAR stabilisce:

-una riserva di almeno il 50% per io servizi riconducibili alle diverse azioni di consulenza;

-una riserva del 40% per le attività di divulgazione e comunicazione;

-una riserva del 5% per le azioni di animazione dello sviluppo rurale;

 

 

 

 

Ricordato

-che, ai fini dell’elaborazione della bozza di provvedimento in esame, sono state coinvolte le amministrazioni delle Province e le organizzazioni professionali agricole, come previsto dall’art. 9 della LR 34/2001;

-che la bozza di provvedimento è stata oggetto di comunicazione, ai sensi del protocollo d’intesa che regola l’attività del Tavolo di concertazione interistituzionale, senza che le associazioni degli enti locali ne abbiano chiesto l’iscrizione all’ordine del giorno per l’esame da parte del Tavolo di concertazione stesso;  

 

 

 

                                                        DELIBERA

 

1)     di esprimere parere favorevole sulla PDD 322.