P.d.L. n.307 - Interventi per le famiglie che assistono in casa persone non autosufficienti con l'aiuto di assistenti familiari
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PARERE OBBLIGATORIO


Premesso quanto segue:

L'iniziativa in oggetto mira ad incentivare l'assistenza alle persone non autosufficienti presso il proprio domicilio, in seno alla comunità familiare, in modo da scongiurare la necessità di un ricovero presso le strutture sanitarie.
A questo fine si prevede l'erogazione di contributi regionali alle persone autosufficienti o loro familiari che sottoscrivano un contratto di lavoro con uno o più assistenti familiari per la cura in casa dei soggetti impediti.
La condizione di non autosufficienza è riferita alla situazione economica del nucleo familiare, mentre i criteri di identificazione di tali situazioni di disagio sono rimessi a successivi atti di Giunta.
I Comuni ricevono e istruiscono le istanze per l'accesso ai contributi regionali e trasmettono alla Regione l'elenco delle domande idonee.
La Giunta regionale definisce la graduatoria delle domande ammissibili enucleando quelle concretamente ammesse al contributo (buono), che è materialmente erogato tramite i Comuni.
L'entità del contributo, oscillante fra 150 e 250 euro, è determinata (dalla Giunta, pare sottinteso) sulla scorta di criteri di proporzionalità rispetto al rapporto contrattuale attivato.
Infine, è prevista l'attivazione presso ogni Comune di uno sportello informativo specifico e di un registro cittadino di "accreditamento individuale", recante i titoli di studio e professionali in possesso di coloro che lavorino nell'ambito della cura domiciliare.

Considerato quanto segue:

Gli obiettivi dell'iniziativa paiono senz'altro meritevoli di apprezzamento e inducono all'espressione di un parere favorevole sulla proposta, ancorché condizionato e con osservazioni.
In particolare deve essere considerato che il sistema di intervento nel settore socio-sanitario attualmente in atto nella nostra Regione si basa su una pianificazione integrata, diffusa nei territori.
E' importante che questo sistema mantenga una sua coerenza di fondo e anche la presente proposta, che risponde indubbiamente ad un avvertito bisogno di supporto di carattere sociale, deve quindi essere valutata in relazione a tale coerenza.

IL CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI


1. esprime un parere favorevole sulla P.d.L. n.307 alle seguenti condizioni:

a) che la legge puntualizzi meglio gli adempimenti procedimentali a carico della Giunta regionale prevedendo che l'esecutivo regionale proceda, unitamente alla identificazione delle situazioni familiari economicamente rilevanti, anche alla predisposizione di una apposita griglia delle priorità; questa previsione non appare superflua essendo ovviamente incerta la possibilità di soddisfare la totalità delle richieste ammissibili con gli stanziamenti regionali;

b) che nella gestione dei finanziamenti regionali sia espressamente previsto un meccanismo di distribuzione perequativa delle risorse fra le varie aree territoriali, a scongiurare il rischio di una forte restrizione delle possibilità di accesso ai contributi nelle aree di minori dimensioni demografiche;


2. formula nel contempo le seguenti raccomandazioni:

a) che sia valutata la coerenza di questa proposta nel quadro del complessivo sistema di pianificazione integrata socio-sanitaria;

b) art.2: è opportuno chiarire che le persone non autosufficienti che sottoscrivono contratti di assistenza possono accedere ai contributi regionali; a significare che si tratta di una situazione potenziale destinata a trasformarsi in un vero e proprio titolo giuridico solo qualora ricorrano le ulteriori condizioni di legge (situazioni economiche definite dalla Giunta regionale e utile collocazione nelle graduatorie regionali in rapporto ai finanziamenti disponibili);

c) artt.6 e 7: essendo assai dubbia la necessità di istituire un apposito sportello informativo e un apposito registro cittadino dei lavoratori domiciliari, sembra più opportuno che tali strumenti siano configurati come funzioni speciali svolte dai servizi dell'impiego nell'ambito della propria attività istituzionale relativa all'informazione sulle opportunità occupazionali e alla tenuta delle schede e registri per l'impiego.

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