P.d.d. n.1240 “Piano regionale della cooperazione internazionale e delle attività di partenariato 2001-2005 -modifiche ed integrazioni”

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PARERE OBBLIGATORIO

 

 

Premesso quanto segue:

 

Il provvedimento in esame aggiorna per il 2005 (facendo seguito al precedente aggiornamento 2003) il Piano della cooperazione internazionale e delle attività di partenariato di cui all’art.5 della l.r. n.17/99. Dalla disamina delle tre parti in cui si articola l’aggiornamento di Piano (dispositivo di Piano, programma finanziario, disciplinare di attuazione) emerge come vengano vengono ripresi e  sviluppati i principali elementi che hanno sinora caratterizzato le strategie regionali in questo campo: una strategia per progetti, una progettazione per area geografica e per settori, il rafforzamento di un sistema di cooperazione fondato sui principi del partenariato, della solidarietà e della cultura della pace.

In questo senso assumono un ruolo sempre più decisivo i tavoli di coordinamento geografico o per Paese, coordinati da un rappresentante degli enti locali e partecipati dagli innumerevoli soggetti toscani della cooperazione.

Le priorità  geografiche del Piano si identificano nell’area mediterranea nonché nei Paesi dell’Europa centrale e sud orientale che ancora non fanno parte della UE o che sono nuovi membri.

Sotto il profilo finanziario, si rileva che la quota di risorse destinata al finanziamento dei progetti presentati da soggetti terzi passa dal 40% al 50% mentre la quota di risorse complessivamente allocata sulle aree prioritarie scende dal 60% al 55%.

 

 

Considerato:

 

-che il provvedimento in esame è stato oggetto di intesa in sede di concertazione interistituzionale Giunta regionale - associazioni delle autonomie locali;

 

-che tuttavia, come già evidenziato da questo Consiglio delle autonomie nei propri precedenti pareri sull’argomento, la pianificazione regionale di questo settore sconta una evidente carenza strutturale (discendente dagli attuali contenuti della l.r. n.17/99) sotto il profilo delle procedure di attuazione, giacché il Piano riserva alla Regione non solo la diretta gestione dei PIR ma anche la titolarità delle ulteriori funzioni gestionali estrinsecantesi nella verifica e selezione dei progetti dei soggetti terzi e nell’approvazione delle graduatorie dei progetti articolate per aree prioritarie, non prioritarie e per gemellaggi.

 

 

IL CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI

 

 

1.      esprime un parere favorevole sulla P.d.d. n.1240;

 

2.      pur riconoscendo che il Piano 2005 rispetto ai precedenti vede molto arricchito il ruolo e il coinvolgimento degli enti locali e di altri soggetti nella elaborazione/attuazione degli interventi, richiama la propria posizione, già espressa nei precedenti pareri sulla materia, circa la necessità che, fatti salvi i PIR, sia rimesso al livello locale (verosimilmente provinciale), in coerenza coi principi generali della programmazione regionale e col dettato della legge 49/99 come recentemente modificata, la determinazione delle azioni/progetti ammissibili a contributo come proposti dai soggetti pubblici e privati presenti sul territorio e operanti nel campo della cooperazione internazionale;

 

3.      rileva come la ricchezza di progettazione che attualmente contrassegna il settore della cooperazione internazionale richieda un ulteriore sforzo per l’incremento delle risorse disponibili, ancorché queste siano progressivamente aumentate nel tempo;

 

4.      suggerisce di ricomprendere l’Africa, attese le particolari difficoltà in cui versa questo continente, fra le aree prioritarie di intervento;

 

5.      raccomanda alla Regione una maggiore attenzione alla informazione e comunicazione sugli interventi di cooperazione e sulle relative problematiche, rivolta alla cittadinanza e alle scuole;

 

6.      invita a valutare l’opportunità di convogliare su questo Piano le risorse Leader Plus relative ai partenariati internazionali.