P.d.d. n.1239 “Approvazione del Piano Regionale delle attività estrattive, di recupero delle aree escavate e di riutilizzo dei residui recuperabili (PRAER) - art.5 l.r. 3.11.1998 n.78”

________________________________________________________________________________

PARERE OBBLIGATORIO

 

Premesso quanto segue:

 

Col provvedimento in esame viene approvato il Piano Regionale delle attività estrattive, di recupero delle aree escavate e di riutilizzo dei residui recuperabili (PRAER). Il PRAER, ai sensi dell’art.1 della l.r. 78/98 costituisce l’atto di programmazione settoriale con cui la Regione stabilisce gli indirizzi e gli obiettivi di riferimento per l’attività di pianificazione di competenza delle Province e dei Comuni, ferme restando le competenze proprie degli Enti Parco.

L’atto è il frutto di un processo lungo e articolato caratterizzato in particolare:

-dall’approvazione da parte della Giunta regionale nell’anno 2003 del Documento preliminare del PRAER;

-dallo svolgimento sui territori provinciali di apposite conferenze programmatiche, alle quali hanno partecipato le Province, i Comuni, le C.Montane, gli Enti Parco, le Autorità di bacino, le forze economiche e sociali;

-da una conferenza regionale di programmazione conclusiva svoltasi nel dicembre 2003, nel corso della quale sono state discusse le osservazioni e proposte formulate dalle Province;

-dall’espressione di un parere favorevole del Nucleo Tecnico Regionale di valutazione di cui all’art.26 della l.r. 78/98 in ordine alle relazioni e agli elaborati cartografici costituenti il PRAER; 

Il testo è dunque il risultato della revisione del Documento preliminare, come effettuata a seguito dell’esame delle osservazioni e delle proposte avanzate dagli Enti locali e dalle parti sociali. Sotto questo aspetto, la relazione illustrativa (elaborato n.1) sottolinea che le modifiche introdotte non hanno comportato sostanziali cambiamenti né ai principi né alla struttura del Piano, riguardando piuttosto alcune variazioni degli ambiti di risorsa e di giacimento, un parziale aggiornamento di dati sul fabbisogno e il dimensionamento di alcuni materiali del Settore I, la puntualizzazione del concetto di autosufficienza provinciale e l’introduzione di margini di tolleranza per il dimensionamento del Piano.

Per quanto attiene ai rapporti fra il PRAER e gli strumenti di pianificazione di livello territoriale, l’elaborato n.2 definisce le prescrizioni e i criteri per la redazione del Piano delle Attività Estrattive, di Recupero delle aree escavate e di riutilizzo dei residui recuperabili della Provincia (P.A.E.R.P.), le prescrizioni e i criteri per l’adeguamento della pianificazione comunale, i fabbisogni e gli indirizzi per il Piano del Parco regionale delle Alpi Apuane, gli indirizzi per i bacini marmiferi dei Comuni di Massa e Carrara.

 

 

Sottolineato altresì:

 

-che sul provvedimento in esame è stata raggiunta l’intesa in sede di concertazione interistituzionale fra la Giunta regionale e le associazioni delle autonomie locali;

 

-che il provvedimento di Piano interviene in una fase di notevole trasformazione dei processi di governo del territorio, ora disciplinati dalla l.r. n.1/2005.

 

 

IL CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI

 

 

Per i profili di propria competenza, esprime un parere favorevole sulla P.d.d n.1239.