Risoluzione n° 2 del 22/05/2006

 

 

Risoluzione per l’approvazione di una convenzione sulle modalità di collaborazione attinenti all’esercizio della funzione di controllo esterno sulla gestione degli enti locali da parte della Sezione regionale di Controllo per la Toscana della Corte dei Conti.

 

            Il Consiglio delle Autonomie Locali della Regione Toscana,

 

Premesso

-che L’art.7  Attuazione dell’art.118 della Costituzione in materia di esercizio delle funzioni amministrative della legge 131/2003  -si tratta della c.d. legge La Loggia, recante disposizioni per l’adeguamento dell’ordinamento della Repubblica  alla L. Cost. 18 ottobre 2001, n.3-  persegue l’attuazione di un modello di federalismo cooperativo, che vede un ribaltamento del preesistente modello di organizzazione dei pubblici poteri, secondo le linee di un decentramento non più calato dall’alto, ma che si compone in senso ascendente, a partire dagli enti più vicini ai cittadini e si estende agli altri enti territoriali di livello più ampio (fino allo Stato), ma tutti dotati di pari dignità istituzionale;

-che è da collocare all’interno di questa impostazione generale l’individuazione della nuova attività di controllo collaborativo delle Sezioni regionali della Corte dei Conti, che assumono una posizione assai diversa rispetto a quella tradizionalmente ricoperta, essendo chiamate, tra l’altro, a svolgere anche un ruolo di consulenza (questo è il senso delle “ulteriori forme di collaborazione di cui parla l’art.7 comma 8) a favore degli enti locali in materia di gestione finanziaria e di contabilità pubblica; 

-che in questa stessa logica si spiega la posizione ritagliata per i Consigli delle Autonomie locali, che, come rappresentanti istituzionali del sistema delle autonomie locali, sono chiamati a svolgere il ruolo di trait d’union tra gli enti e la Corte dei Conti, sia trasmettendo le richieste di attivazione della consulenza, sia attraverso la designazione di un componente  -cosa che, piace ricordarlo, il CdAL della Toscana ha fatto per primo in Italia in adempimento del comma 9 dell’art.7)-  delle sezioni regionali di controllo della Corte dei Conti;

 

Ricordato

-che la sezione regionale di controllo della Corte dei Conti per la Toscana da tempo persegue l’obbiettivo di rendere partecipe il CdAL  alla propria attività di controllo, sia nella fase di elaborazione dei relativi programmi annuali, sia in quella della loro attuazione, sia infine in quella della diffusione dei  risultati, ai sensi del più volte richiamato art. 7 commi 7, 8, e 9 della legge La Loggia;

-che, coerentemente all’accennato indirizzo e sviluppando i buoni rapporti da tempo avviati con il Consiglio delle Autonomie, il Presidente della sezione regionale di controllo per la Toscana della Corte dei Conti con una nota dell’1/12/2005 propose, tra l’altro, al Consiglio delle Autonomie locali di pervenire alla stipula di una convenzione tra la sezione regionale di controllo della Corte dei Conti, il Consiglio delle Autonomie locali e la Giunta regionale, per la disciplina della reciproca collaborazione, a supporto della funzione di controllo esercitata dalla stessa sezione regionale della Corte dei Conti;

-che il Consiglio delle Autonomie locali, in risposta alla nota di cui al punto precedente, comunicò la sua piena identità di vedute alla sezione regionale di controllo della Corte dei Conti, con lettera a firma del Presidente in data 22 dicembre 2005, dichiarandosi in particolare disponibile a partecipare, tramite un componente della propria struttura di supporto, ad un gruppo tecnico incaricato dell’elaborazione  di una bozza della convenzione proposta;

-che, con successiva nota in data 8.2.2006 il Presidente della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti ha trasmesso uno schema della convenzione di cui trattasi affinché fosse, qualora in linea di  massima condiviso, successivamente esaminato e perfezionato a livello tecnico, da un gruppo di lavoro composto da rappresentanti delle tre istituzioni interessate;

-che, infine, in accoglimento della nota di cui al precedente punto, il Presidente del Consiglio delle Autonomie ha indicato il dottor Carlo Cirri, funzionario del settore di assistenza al CdAL, quale rappresentante dello stesso CdAL all’interno del gruppo di lavoro già menzionato, poi riunitosi per l’esame della bozza di convenzione il 6 aprile 2006 presso la sede della sezione regionale di controllo per la Toscana della Corte dei Conti, col la partecipazione del consigliere dott. Paolo Giusti e della dott.ssa Manuela Ludu, per la Corte dei Conti, del dottor Carlo Cirri, per il Consiglio delle Autonomie locali e della dott.ssa Elvira Pisani, per la Regione Toscana;

 

Vista

-la definitiva  bozza della convenzione più volte citata, ufficialmente trasmessa dal Presidente della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti con nota del 04/05/06 prot. N. 740;

 

Considerato in primo luogo

-che, tenendo conto del testo della bozza di convenzione di cui al precedente punto, sembrano da mettere in rilievo come particolarmente qualificanti e significativi per il Consiglio delle Autonomie locali, tra gli altri, i seguenti punti:

 >l’individuazione del CdAL quale organo di riferimento per la sezione regionale di controllo per la Toscana della Corte dei Conti per le questioni di carattere generale inerenti all’esercizio dei controlli sulla regolare e sana gestione finanziaria e sul funzionamento dei controlli interni nei riguardi degli enti autonomi territoriali toscani o per referti inerenti a particolari categorie di essi;

 >la facoltà riconosciuta al CdAL di indicare alla sezione regionale della corte dei conti profili della gestione  degli enti autonomi territoriali da inserire eventualmente nel programma dei controlli annualmente predisposto dalla stessa sezione;

 >la previsione di una specifica audizione nella quale la sezione regionale della corte dei conti riferisce annualmente al CdAL le risultanze dell’attività di controllo in ordine a problematiche di carattere generale per la totalità degli enti o parte di essi, qualora sia stata svolta;

 >la facoltà riconosciuta al CdAL di richiedere in via autonoma pareri alla sezione regionale di controllo della corte dei conti in materia di contabilità pubblica;

 

Considerato in secondo luogo

-che il contenuto della convenzione in esame, ancorché non strettamente aderente al tenore letterale della LR 36/2000, ne rappresenti un naturale sviluppo, essendo invece del tutto coerente con il nuovo assetto istituzionale introdotto dal titolo V della Costituzione ed in particolare con i principi dell’autonomia finanziaria e del coordinamento della finanza pubblica di cui all’art.119, come sostituito a seguito della revisione costituzionale del 2001, nonché con le più volte richiamate disposizioni della legge La Loggia;

 

Ritenuto

-che sia da affermare senza riserve la volontà di partecipare da subito alla funzione di controllo collaborativo in esame, nella convinzione che ciò rappresenti un tratto essenziale del ruolo istituzionale di rappresentanza del sistema regionale degli enti locali, riconosciuto al Consiglio delle Autonomie locali dall’art.66 comma 1 dello Stauto;

-che sia pertanto da cogliere prontamente l’opportunità delineatasi a seguito della descritta iniziativa assunta dalla sezione regionale di controllo per la Toscana della Corte dei Conti;

 

 

                                                            

 

 

                                                       Delibera

 

1)Di approvare la scelta espressa nell’ultimo capoverso della premessa, sotto “Ritenuto”.

 

2)Di approvare, quale parte integrante e sostanziale della presente risoluzione, l’allegato schema di Convenzione sulle modalità di collaborazione attinenti all’esercizio della funzione di controllo esterno della sezione regionale di controllo per la Toscana della Corte dei Conti sulla gestione degli enti autonomi locali.

 

3)Di autorizzare il Presidente del Consiglio delle Autonomie locali alla stipula della convenzione di cui al precedente punto.

 

4)Di trasmettere copia della presente Risoluzione al Presidente del Consiglio regionale ed al Presidente della Giunta regionale.