Firenze,  26 gennaio 2012

 

 

-   Al Presidente del Consiglio regionale

Prot. n. 1464/2.12                                                                                               -   Al Presidente della Commissione 3°

                                                                                                                                                                                                           

e p. c.      -   Al Presidente della Giunta regionale

-   All’Assessore proponente

-   Al Dirigente responsabile

                                                                                                                              -   Al Segretario generale del Consiglio regionale

                                                                                                                              -   Al Direttore dell’Area di Assistenza legislativa, giuridica                                                                                                                                    

                                                                                                                                   e  istituzionale

 

                                                                                                                                   

 

 

Seduta del 25 gennaio 2012

 

Proposta di deliberazione n. 190 “Piano regionale per la cittadinanza di genere 2012-2015”.

 

 

                                                                favorevole           favorevole                            favorevole            contrario           contrario

                                                                                              con raccomandazioni          con condizioni                       con raccomandazioni

                                                               

                                                                                             

PARERE OBBLIGATORIO                 X                                                                                                                     

________________________________________________________________________________________________

 

OSSERVAZIONI FACOLTATIVE        

 

 

All’unanimità                                         X                          

 

A maggioranza                                                                  

A maggioranza con motivazioni contrarie

di una componente istituzionale (art. 12 co. 4 Reg. CdAL)      

 

 

 

NOTE: Allegato parere

 

 

                                                                                                                            

D’ordine del Presidente

                                                                                                                                                                Cinzia Guerrini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Proposta di deliberazione n. 190 “Piano regionale per la cittadinanza di genere 2012-2015”.

 

Proponente: Giunta regionale – assessore Allocca

 

PARERE OBBLIGATORIO

 

 

IL CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI

Seduta del 25 gennaio 2012

 

Visti

-        l’art. 66 dello statuto regionale;

-        la l.r. 36/2000 recante “Nuova disciplina del Consiglio delle autonomie locali”;

-        il regolamento interno del Consiglio regionale;

-        il regolamento interno del Consiglio delle autonomie locali;

 

Visti

gli indirizzi di legislatura sulle politiche di cittadinanza di genere contenuti nel programma regionale di sviluppo 2011-2015;

 

l’informativa preliminare al Piano regionale per la cittadinanza di genere 2012-2015 approvata dalla Giunta regionale;

 

Considerato

che nella proposta di piano in esame si prevedono quali obiettivi generali:

a)             contribuire ad eliminare gli stereotipi associati al genere promuovendo e valorizzando altresì la condizione femminile e diffondendo il principio di pari opportunità fra donna e uomo, con particolare riferimento alle giovani generazioni;

b)             costruire un sistema di azioni specificatamente volte alla conciliazione vita-lavoro attraverso iniziative a carattere innovativo, valorizzando le esigenze che emergono dal territorio ed affidando a tal fine alle province un ruolo di promozione e coordinamento;

c)             sostenere l’imprenditorialità e le professionalità femminili contribuendo alla promozione dell’uguale indipendenza economica fra donne ed uomini prevedendo anche priorità per le giovani generazioni e continuità con i percorsi formativi già sperimentati;

d)             integrare le politiche per la cittadinanza di genere, oltre che negli strumenti normativi e nelle attività di programmazione, attraverso il coordinamento delle competenze delle strutture interne e l’integrazione di risorse proprie con altre risorse (comunitarie, nazionali, locali ecc) e la definizione del bilancio di genere e sua promozione ai sensi dell’art. 13 della l.r.16/2009;

 

Considerato

che nella proposta di piano gli obiettivi generali si articolano nei seguenti obiettivi specifici:

a)           favorire l’equa distribuzione delle responsabilità familiari uomo-donna, responsabilizzando entrambi i generi, e non solo quello femminile, nell'assunzione di attività di cura di figli e familiari;

b)          favorire l’attenzione sui temi della parità uomo-donna e promuovere la valorizzazione della figura femminile, in ogni ambiente di lavoro, studio e relazione;

c)           sviluppare la sensibilizzazione e l’attenzione alle diverse esigenze della vari target di popolazione di riferimento relativamente alla mobilità territoriale e all’accessibilità ai  servizi;

d)          promuovere la sperimentazione di formule organizzative nelle imprese private/pubbliche volte alla conciliazione vita-lavoro, attuabili attraverso una più ampia condivisione e concertazione fra le parti;

e)           promuovere la qualificazione professionale e manageriale delle lavoratrici e delle imprenditrici al fine di favorire la più ampia scelta professionale delle donne, anche attraverso l’avvio e la gestione competente della propria attività e soprattutto per essere in grado di rispondere alle richieste del mercato sempre più dinamico ed esigente;

f)               promuovere il coordinamento delle risorse e delle politiche attraverso gli strumenti previsti;

g)             sistematizzare l’applicazione del gender mainstreaming nelle politiche regionali, attraverso gli strumenti previsti e la definizione del bilancio di genere e sua promozione a supporto delle altre amministrazioni locali toscane;

 

Considerato inoltre che

in riferimento ai livelli istituzionali saranno coinvolti gli enti locali e in particolare le province, le associazioni degli enti territoriali, le associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali, gli organismi di parità che compongono il tavolo regionale per la cittadinanza di genere;

 

le forme e gli strumenti di informazione e partecipazione sono quelli previsti direttamente dalla l.r. 16/2009 ed in particolare l’articolo 7, che prevede che la regione indichi annualmente una giornata dedicata alle tematiche delle pari opportunità denominata “Forum per la cittadinanza di genere”, come momento di confronto aperto a tutti i soggetti, istituzioni e non, che hanno fra i propri obiettivi il raggiungimento delle pari opportunità fra donne e uomini;

 

all’interno della finestra partecipativa del percorso progettuale del presente piano è stato previsto il passaggio al tavolo regionale di coordinamento per le politiche di genere, che è presieduto dal presidente della giunta o dall’assessore con delega alle pari opportunità ed è costituito dai seguenti rappresentanti di istituzioni che promuovono politiche di genere e pari opportunità:

a)             gli assessori regionali all’istruzione e formazione lavoro, diritto alla salute, politiche sociali e sport,   attività produttive;

b)             la presidente della commissione regionale pari opportunità del CRT;

c)             la consigliera o consigliere regionale di parità;

d)             i rappresentanti ANCI, UNCEM, UPI;

e)             i rappresentanti dei comitati pari opportunità delle università toscane;

f)               AICCRE (Associazione Italiana per i consigli dei comuni e delle regioni d’Europa, federazione toscana);

g)             nonché gli assessori provinciali con delega alle pari opportunità e tutti i soggetti interessati alle problematiche delle pari opportunità individuati dallo stesso tavolo di concertazione generale tra i rappresentanti delle associazioni di categoria, delle OO.SS. e delle istituzioni toscane;

 

Preso atto

che le risorse disponibili per l’attuazione delle politiche del Piano, sulla base di una proiezione del bilancio 2011, ammontano a euro 897.076,00 per ogni anno di vigenza del piano stesso, per un totale, nei quattro anni di euro 3.588.304,00;

 

Visti

gli allegati che formano parte integrante e sostanziale del presente atto:

a)             Piano regionale per la cittadinanza di genere 2012-2015 (allegato A);

b)             Relazione sullo stato di attuazione della l.r. n. 16/2009 “Cittadinanza di genere” ai sensi dell’art. 22 comma 2 della l.r. n.16/2009 (allegato B);

 

gli esiti del tavolo regionale di coordinamento per le politiche di genere nella seduta del 1 dicembre 2011;

 

gli esiti del tavolo di concertazione generale nella seduta del 13 dicembre 2011;

 

DELIBERA

 

di esprimere parere favorevole in merito alla proposta di deliberazione n. 190 “Piano regionale per la cittadinanza di genere 2012-2015”.