Firenze,  26 gennaio 2012

 

 

-   Al Presidente del Consiglio regionale

Prot. n. 1462/2.12                                                                                                -   Al Presidente della Commissione 3°

                                                                                                                                                                                                           

e p. c.      -   Al Presidente della Giunta regionale

-   All’Assessore proponente

-   Al Dirigente responsabile

                                                                                                                              -   Al Segretario generale del Consiglio regionale

                                                                                                                              -   Al Direttore dell’Area di Assistenza legislativa, giuridica                                                                                                                                    

                                                                                                                                   e  istituzionale

 

                                                                                                                                   

 

 

Seduta del 25 gennaio 2012

 

Proposta di deliberazione n. 189 “L.r. 26/2009: piano integrato delle attività internazionali”.

 

 

                                                                favorevole           favorevole                            favorevole            contrario           contrario

                                                                                              con raccomandazioni          con condizioni                       con raccomandazioni

                                                               

                                                                                             

PARERE OBBLIGATORIO                 X                                                                                                                     

________________________________________________________________________________________________

 

OSSERVAZIONI FACOLTATIVE        

 

 

All’unanimità                                          X                      

 

A maggioranza                                                                  

A maggioranza con motivazioni contrarie

di una componente istituzionale (art. 12 co. 4 Reg. CdAL)      

 

 

 

NOTE: Allegato parere

 

 

                                                                                                                            

D’ordine del Presidente

                                                                                                                                                                Cinzia Guerrini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Proposta di deliberazione n. 189 “L.r. 26/2009: piano integrato delle attività internazionali”.

 

Proponente: Giunta regionale – Presidente Rossi

 

 

PARERE OBBLIGATORIO

 

 

IL CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI

Seduta del 25 gennaio 2012

 

Visti

-        l’art. 66 dello statuto regionale;

-        la l.r. 36/2000 recante “Nuova disciplina del Consiglio delle autonomie locali”;

-        il regolamento interno del Consiglio regionale;

-        il regolamento interno del Consiglio delle autonomie locali;

 

Visto

il programma regionale di sviluppo 2011 – 2015;

 

Richiamata

la decisione della Giunta regionale n. 1 del 7/7/2011 con cui si approva l’informativa preliminare del piano integrato per le attività internazionali 2012-2015;

 

Considerato

che la proposta di piano in esame prevede quali obiettivi generali:

a)             il sostegno, in un quadro di azioni integrate e sinergiche tra i diversi ambiti delle attività internazionali, dello sviluppo di un ‘Sistema toscano delle attività internazionali’, inclusivo e fondato sui principi dell’internazionalizzazione responsabile, della coerenza fra le politiche regionali settoriali a rilevanza esterna, e su quelli del rispetto delle politiche europee per l’aiuto esterno, la prossimità e la coesione 2014-2020,degli obiettivi del millennio, delle dichiarazioni di Parigi e di Accra sull’aiuto pubblico allo sviluppo, dei principi dell’OMS per le politiche di cooperazione sanitaria;

b)             l’affermazione della Regione e del Sistema toscano delle attività internazionali verso l’esterno e nei confronti di istituzioni e soggetti a valenza internazionale;

c)             la coerenza degli indirizzi per la nuova programmazione delle politiche di cooperazione territoriale per il periodo 2014-2020 con gli obiettivi e le strategie della proiezione internazionale della Toscana e l’assunzione della dimensione della cooperazione d’area vasta o macro regionale;

d)             la valorizzazione delle comunità dei toscani nel mondo e del loro patrimonio di esperienze e relazioni;

e)             la consapevolezza e l’attivazione della società civile toscana sulle questioni della cittadinanza globale, dell’interdipendenza del modello di sviluppo e della responsabilità per il nostro futuro comune e sui temi della lotta alla pena di morte e della promozione dei diritti umani;

f)               la coerenza e il coordinamento con gli obiettivi delle politiche regionali per l’immigrazione, con particolare riferimento alle attività di cooperazione nei paesi di provenienza delle comunità residenti in Toscana e/o dei richiedenti asilo;

 

Considerato inoltre

che la stessa proposta di piano prevede quali obiettivi specifici:

a)             l’inclusività e l’efficacia del Sistema toscano delle attività internazionali attraverso il sostegno,la valorizzazione e il coinvolgimento di nuovi attori quali le comunità immigrate presenti in Toscana e delle loro associazioni, le associazioni e comunità dei toscani nel mondo, gli operatori privati, le scuole, università e dei centri di ricerca;

b)             la promozione degli interventi del Sistema  toscano delle attività internazionali nelle aree geografiche/paesi prioritari sui temi del sostegno ai processi di decentramento istituzionale, dello sviluppo dei sistemi economici territoriali e dell’innovazione, dell’economia sociale e solidale, della sovranità alimentare, del diritto alla salute e della cittadinanza globale e tutela dei diritti umani;

c)             la messa in atto di azioni sperimentali integrate di cooperazione e promozione economica nei paesi BRICS e in Vietnam sulla base dei nuovi indirizzi dell’Unione europea per la creazione di un nuovo  strumento di partenariato con i paesi emergenti e con il coinvolgimento delle comunità di  immigrati presenti in Toscana e delle comunità dei Toscani nel mondo laddove presenti;

d)             la sperimentazione di un modello toscano di governance degli  interventi di emergenza umanitaria che coinvolga i soggetti regionali operanti nell’ambito della protezione civile regionale, della cooperazione sanitaria internazionale di emergenza;

e)             lo sviluppo della presenza toscana nelle principali sedi di confronto e nei principali ambiti decisionali a livello europeo e internazionale;

f)               l’incremento degli accordi e dei partenariati della Toscana con altri stati e regioni e la partecipazione alle Reti e alle associazioni a carattere internazionale, in accordo con il Governo;

g)             la qualificazione della partecipazione della Toscana a tutti programmi di cooperazione territoriale cofinanziati dall’Unione europea; 

h)             l’allargamento dello spazio di cooperazione dell’attuale programma operativo “Italia Francia Marittimo” ad altre regioni del mediterraneo in vista della nuova programmazione al fine di renderlo più funzionale ad una futura cooperazione rafforzata di area vasta;

i)               il consolidamento del ruolo della Regione Toscana nella gestione e rappresentanza nazionale dei programmi di cooperazione territoriale;

j)               la qualificazione del ruolo dei Toscani nel mondo come testimonial e ambasciatori della Toscana;

k)             la messa in atto di azioni di formazione culturale e linguistica e professionale per i giovani toscani nel mondo, connesse alla valorizzazione e diffusione delle eccellenze toscane al fine di contribuire al recupero e alla diffusione della memoria storica dell’emigrazione toscana nel mondo, anche in  collegamento con il progetto “Giovani SI”;

l)               la qualificazione delle attività, prioritariamente nel campo socioculturale, proposte dalle associazioni dei toscani nel mondo, ed erogare interventi a favore dei soggetti sfavoriti o in difficoltà socio economiche;

m)           lo sviluppo di azioni a carattere internazionale di accoglienza a favore di soggetti perseguitati e/o provenienti da aree di conflitto;

n)             la partecipazione attiva e consapevole degli enti locali, degli studenti, degli insegnanti e della società civile toscana alla promozione dei diritti umani, alla lotta contro il razzismo e la pena di morte tramite attività educative e di sensibilizzazione;

o)             la partecipazione dei migranti e/o dei richiedenti asilo in progetti di cosviluppo e/o di  partenariato internazionale anche a carattere economico;

p)             la promozione di azioni di rafforzamento tecnico e istituzionale dell’associazionismo migrante e/o dei richiedenti asilo sui temi dell’internazionalizzazione responsabile;

 

Preso atto

che il ruolo degli attori toscani nell’ambito del nuovo piano dovrà tradursi nella definizione e costruzione di partenariati strutturati e rilevanti, capaci di valorizzare il patrimonio di conoscenze ed esperienze maturate in questi anni e di creare sinergie ed integrazioni in termini di competenze e attività;

 

che, nell'ambito del nuovo Sistema, sarà particolarmente sostenuto e valorizzato, tra gli altri il ruolo e la presenza attiva degli enti locali, quali espressione del patrimonio di relazioni internazionali e di valori di solidarietà e coesione sociale che costituiscono un indispensabile contenuto di ogni modello di internazionalizzazione responsabile;

 

Richiamati

la competenza degli enti locali toscani che si esplicita nella gestione di attività di cooperazione internazionale legate al supporto ai processi di decentramento amministrativo e politico ed alla gestione dei pubblici servizi;

 

il valore dei progetti di cooperazione internazionale realizzati dalla Toscana, che ha dimostrato la capacità di comuni e province di mettere a disposizione dei partners locali la propria esperienza di governo declinata sui temi del decentramento amministrativo e fiscale, della gestione dei servizi di anagrafe, dei servizi di gestione del ciclo dei rifiuti, dei percorsi di partecipazione della cittadinanza ai processi decisionali;

 

Considerato che

al fine di strutturare e valorizzare il ruolo degli enti locali nelle procedure di assegnazione delle risorse, sarà attribuito esclusivamente a questi ultimi il ruolo di capofila, ogni qualvolta il progetto per il quale vengono richieste risorse abbia come focus tematico il decentramento istituzionale o il supporto ai processi partecipativi;

 

il coordinamento politico-istituzionale della materia è assicurato dalla Giunta regionale che ha il compito di verificare la realizzazione delle attività e delle iniziative previste dal piano integrato delle attività internazionali;

 

alla Giunta regionale è affidato il compito di promuovere la più ampia ed efficace partecipazione delle istituzioni e delle parti economiche e sociali interessate alla gestione ed attuazione delle iniziative promosse dal piano;

 

il sistema regionale delle attività internazionali è formato da tutti i soggetti pubblici e privati toscani che, a titolo volontario, intendono aderirvi al fine di contribuire allo sviluppo della dimensione internazionale della Toscana;

 

del sistema fanno parte di diritto tra gli altri:

a) gli Enti locali e gli enti pubblici della Regione, nonché i consorzi di aziende pubbliche per la

gestione dei servizi locali;

b) ANCI, UPI, UNCEM, AICCRE;

 

il Sistema toscano delle attività internazionali è articolato territorialmente in istanze subregionali e specificamente nei forum territoriali a livello provinciale o sub regionale per la cooperazione e diritti umani e nei coordinamenti di area vasta della cooperazione sanitaria;

 

Il tavolo regionale di coordinamento delle attività internazionali è presieduto dal Presidente della Regione o suo delegato ed è composto tra gli altri da:

1 rappresentante ANCI

1 rappresentante UPI

1 rappresentante UNCEM

1 rappresentante AICCRE

 

al tavolo regionale di coordinamento si affiancano un tavolo tematico (Educazione alla cittadinanza globale) e i tavoli di area geografica (Mediterraneo, Medioriente ed Europa, America, Asia e Oceania, Africa) con il compito di:

a)             elaborare i quadri/paese/area geografica/tematica sulla base delle indicazioni della Giunta regionale e del tavolo regionale delle attività internazionali;

b)             promuovere e attivare i partenariati territoriali toscani e nei paesi/temi prioritari;

c)             sviluppare attività autonome di riflessione, ricerca, informazione e sensibilizzazione;

d)             attivare risorse aggiuntive a quelle messe a disposizione dalla Regione Toscana per la realizzazione delle iniziative;

 

Preso atto che

il quadro di riferimento finanziario pluriennale prevede nel periodo 2012-2015 somme per oltre 69 milioni di euro;

 

Visto

l’esito delle attività del tavolo di concertazione generale riunitosi in data 13 dicembre 2011;

 

 

DELIBERA

 

di esprimere parere favorevole in merito alla proposta di deliberazione n. 189 “L.r. 26/2009: piano integrato delle attività internazionali”.