Per migliorare l’esperienza di navigazione delle pagine e la fruizione dei servizi online, questo sito utilizza cookie tecnici e analitici.
Questo sito permette inoltre l’utilizzo di cookie di terze parti per funzionalità quali la condivisione e la visualizzazione sui social media.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando su collegamenti nella pagina acconsenti all’uso di questi cookie.
Per informazioni sui cookie e su come eventualmente disabilitarli, leggi la Cookie policy dei siti del Consiglio regionale della Toscana.
» Ufficio stampa » Comunicati » Comunicato Indietro

COMUNICATO STAMPA  n. 0173

 
dal   
  al     
 

Costa: via libera al piano strategico per lo sviluppo

L'atto elaborato dalla commissione presieduta da Antonio Mazzeo è stato approvato questa mattina a maggioranza. Favorevole il Pd, astenuta la Lega, contrari M5S e Sì – Toscana a sinistra

 

9 febbraio 2017

 

Firenze –Un anno e mezzo di lavoro, 26 sedute di aula, 8 visite sul territorio, 30 audizioni tra soggetti singoli e associazioni. Questo ha richiesto l’elaborazione del Piano strategico per lo sviluppo della costa Toscana 2016-2020, che è stato approvato questa mattina, giovedì 9 febbraio, dalla commissione per la Ripresa economico-sociale della Toscana costiera presieduta da Antonio Mazzeo (Pd). Il contenuto del piano è stato presentato, al termine della seduta, durante una conferenza stampa a cui hanno preso parte, oltre al presidente, il vicepresidente Enrico Cantone (M5S) e il segretario Alessandra Nardini (Pd).
Il documento è stato approvato a maggioranza, con il voto favorevole del Pd, l’astensione della Lega nord, il voto contrario di M5S e di Sì – Toscana a sinistra.
Il piano, che sarà allegato e parte integrante del Piano regionale di sviluppo, punta a “riportare la costa al centro” e identifica gli interventi prioritari da realizzare entro il 2020, mettendo in campo tre grandi linee di intervento: infrastrutture, sviluppo economico e turismo, ambiente e territorio. Il tutto partendo dalla riorganizzazione dell'assetto istituzionale e dal superamento dei localismi. Alcuni interventi sono stati indicati come “priorità delle priorità” da realizzare entro il 2017, contando su finanziamenti che ammontano complessivamente a circa cinque milioni di euro: la creazione del brand “Costa di Toscana”, un marchio per la promozione integrata dell’area costiera; la nascita di un polo di economia circolare, un progetto pilota per creare valore dal riuso dei rifiuti; la nascita del polo unico di innovazione, sotto le cui ali riportare l’industria 4.0 e condividere idee innovative e risorse.
Ci sono poi gli obiettivi di rafforzare e velocizzare i collegamenti fra l’interno e la costa, di valorizzare le isole, di completare le grandi opere, di effettuare bonifiche del territorio e di combattere l’erosione costiera. Il tentativo è quello di recuperare 18 mila posti di lavoro, di ridurre il gap con la Toscana centrale e di attrarre nuovi investimenti.
Come ha spiegato il presidente della Commissione Mazzeo, “per la prima volta con questo piano abbiamo una visione non parziale, non segmentata, non ‘provinciale’ ma una visione unitaria e di prospettiva strategica della costa toscana”.  Si tratta, ha proseguito Mazzeo, di un “risultato non scontato e assolutamente inedito, frutto di ascolto sul territorio e di condivisione di un percorso a tutti i livelli amministrativi e insieme alle categorie economiche e sociali”. Un lungo lavoro a cui hanno preso parte attiva tutti i commissari. “Dispiace – ha commentato Mazzeo riguardo all’approvazione a maggioranza - non essere riusciti a trovare unanimità sul voto finale, ma è da sottolineare come molti punti fondamentali del piano siano condivisi, anche da chi ha alla fine ha votato contro perché contrario alle grandi opere e ad alcuni segmenti del documento”. Adesso, ha concluso Mazzeo,  “affinché il piano possa trovare piena attuazione, dovranno essere reperite adeguate risorse nei Defr annuali. Compito della nostra Commissione era quello di aiutare nella programmazione e nel rapporto coi territori, d’ora in avanti può essere quello di verificare l’attuazione del Piano, condividere le priorità con la Giunta regionale, prendere parte a tutti i luoghi di confronto dove si definiscono le politiche della costa del futuro”. “Ma se non potremo avere garanzie su risorse adeguate a disposizione - ha avvertito il presidente - deve essere chiaro che il nostro lavoro dovrà ritenersi concluso”.  
Il vicepresidente Enrico Cantone (M5s) ha spiegato di “avere condiviso alcuni obiettivi del piano”. Ma, ha detto, “non sono state accettate alcune proposte da noi avanzate nel corso dei lavori, come quella di rispettare le priorità di intervento indicate dai cittadini durante un sondaggio che abbiamo effettuato, e che vedeva al primo posto gli aiuti al settore del turismo”. Alessandra Nardini, vicepresidente segretario, ha voluto sottolineare “l’approccio usato dalla Commissione per la stesura del piano, a partire dall’ascolto delle esigenze del territorio”. “Il nostro obiettivo – ha concluso – è riportare la Toscana costiera alla stessa velocità del resto del territorio regionale, e il piano strategico rappresenta un ottimo strumento”. (cem)

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell'Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana