Per migliorare l’esperienza di navigazione delle pagine e la fruizione dei servizi online, questo sito utilizza cookie tecnici e analitici.
Questo sito permette inoltre l’utilizzo di cookie di terze parti per funzionalità quali la condivisione e la visualizzazione sui social media.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando su collegamenti nella pagina acconsenti all’uso di questi cookie.
Per informazioni sui cookie e su come eventualmente disabilitarli, leggi la Cookie policy dei siti del Consiglio regionale della Toscana.
» Ufficio stampa » Comunicati » Comunicato Indietro

COMUNICATO STAMPA  n. 1665

 
dal   
  al     
 

Cava Fornace: mozione unitaria chiede chiusura discarica

L'atto frutto di un lavoro trasversale tra i gruppi. Ritirate le mozioni presentate da Forza Italia, M5S e Lega nord. Baccelli (Pd): "Giunta impegnata alla più celere chiusura e alla redazione di uno specifico piano di messa in sicurezza e bonifica ambientale"

 

6 dicembre 2017

 

Firenze – La giunta regionale è impegnata verso la chiusura “più celere possibile” della discarica di cava Fornace, presso i comuni di Montignoso e di Pietrasanta. Ed è anche impegnata ad attivarsi per una “contestuale risolutiva realizzazione” di uno “specifico piano di messa in sicurezza e bonifica ambientale dell’area in cui risiede l’impianto per la gestione dei rifiuti. È quanto prevede la mozione unitaria – primo firmatario Stefano Baccelli, Pd, presidente della commissione Ambiente – approvata dal Consiglio regionale. Il testo è frutto di un lavoro congiunto in seno all’assemblea legislativa, ed è stato sottoscritto anche dai gruppi che avevo presentato precedenti mozioni, ritirate e sostituite dal nuovo testo unitario. La mozione è sottoscritta da Elisa Montemagni (Lega), Leonardo Marras (Pd), Giacomo Bugliani (Pd), Giacomo Giannarelli (M5S), Marco Stella (Forza Italia) e da Tommaso Fattori (Sì-Toscana a sinistra).
“Con questa mozione condividiamo una scelta politica che mette insieme le istanze dei cittadini, quelle dei comuni, le risultanze di analisi” e il fatto che davvero si tratta di un “luogo assolutamente non adatto a ospitare una discarica, a prescindere dalla sue modalità di gestione”, ha spiegato Baccelli.  
Il testo della mozione ricostruisce gli esiti dell’attività di controllo dell’Arpat nel 2016, che ha riscontrato il mancato rispetto delle percentuali prescritte nei rapporti tra rifiuti inerti e contenenti amianto; le istanze dei cittadini suffragate dagli organismi istituzionali: il Comune di Montignoso ha istituito una commissione controllo per monitorare la gestione; fino ai recenti atti indirizzo degli enti locali (Montignoso, Pietrasanta, Seravezza, Forte dei Marmi) “volti a richiedere la chiusura dell’impianto per problemi segnalati”. In primo piano, nell’illustrazione in aula, anche il contesto ambientale, per la cava che comunque, al di là delle verifiche Arpat, è attigua a centri abitati, ad un habitat naturalistico di pregio e a vigneti, uliveti e zone agricole. La mozione prende in considerazione anche l’attività della Regione Toscana, che sta comunque procedendo con i propri uffici ad una istruttoria non ancora conclusa.
A passare in rassegna in particolare la situazione sul territorio – incluso il debito della società che gestisce la discarica verso il comune di Montignoso, pari a 278mila 426 euro – la consigliera Montemagni. che ha ringraziato “chi dal territorio ha lavorato per arrivare a questo atto, chi da anni si impegna su questo tema e anche i colleghi, per aver capito l’importanza di arrivare ad un atto congiunto”. Apprezzamento anche da Bugliani che, quale consigliere di zona, ha annunciato il voto favorevole del suo gruppo: “È un risultato grande per il Consiglio, apprezzo la trasversalità e la condivisione di obiettivi per il rispetto della salute dei cittadini e la difesa dell’ambiente”. (Cam)

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell'Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana