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COMUNICATO STAMPA  n. 0488

 
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Partecipazione: Autorità regionale su Albergo sopra Boboli, legge chiara delusi per Idra che non l’ha compresa

L’Organismo interviene sulle recenti dichiarazioni dell’Associazione e precisa: “Non si possono accogliere progetti definitivi se manca l’assenso dell’Ente coinvolto”

 

di Federica Cioni, 8 maggio 2021

 

La legge sulla partecipazione (46/2013) è chiara e contiene un caposaldo senza il quale i processi partecipativi verrebbero meno: non si possono accogliere progetti definitivi presentati da cittadini, comitati o associazioni “senza l’assenso dell’Ente coinvolto”. La riqualificazione dell’ex Caserma Vittorio Veneto di Costa San Giorgio non può prescindere dal dettato normativo e la delusione manifestata a mezzo stampa dall’Associazione Idra, impegnata nella richiesta di un Laboratorio partecipato, non ha fondamenta solide.


Lo spiega bene l'Autorità regionale per la garanzia e la promozione della partecipazione che si dice “doppiamente delusa”. “Evidentemente non si è capito la legge”. Eppure il 22 gennaio Autorità e Idra si sono incontrati proprio per “spiegare il funzionamento del processo partecipativo e le modalità di accoglimento dei progetti”. L'articolo di riferimento (18 commi 2 e 3)  non può alimentare dubbi o interpretazioni. “Diversamente verrebbe meno l’intero impianto e la sostanza del Processo partecipativo e si spenderebbe inutilmente risorse pubbliche” spiega ancora l’Autorità.


L’Organismo precisa anche che il progetto preliminare presentato da Idra era ben fatto tanto sul piano metodologico che dei contenuti, quindi “decisamente accoglibile”. Nel definitivo manca l’assenso del Comune di Firenze che rende impossibile l'accoglimento della domanda, come è stato spiegato proprio nel corso dell’incontro di inizio anno. “Se l’Associazione ha fatto finta di non capire non può ritenersi, oggi, delusa”.

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell'Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana