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COMUNICATO STAMPA  n. 1252

 
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Garante detenuti: Corleone, vogliamo restituire speranza al mondo del carcere

Il Garante toscano e il Provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria hanno incontrato i giornalisti per fare il punto sullo stato di attuazione del Patto per la riforma del carcere nella nostra regione

 

di Paola Scuffi, 15 novembre 2018

 

“Nel momento in cui la stagione della promessa della grande riforma sulle carceri si chiude in negativo, in seguito alle decisioni di Parlamento e Governo di non investire sulle misure alternative alla pena, ma di concentrarsi sulla detenzione negli istituti, vogliamo restituire speranza al mondo del carcere”. Così ha esordito il Garante regionale dei detenuti, Franco Corleone, incontrando i giornalisti a palazzo del Pegaso, per fare il punto sullo stato di attuazione del Patto per la riforma del carcere in Toscana.

Il Garante ha elencato una serie di interventi, spaziando dai lavori al carcere di Arezzo per la riapertura, ai nuovi spazi da utilizzare a Lucca; dai lavori per la messa in sicurezza della cucina a Livorno al progetto del Teatro stabile a Volterra; e ancora: dagli interventi a Pisa per garantire riservatezza nei bagni delle donne all’annuncio della trasformazione del ‘Gozzini’ in femminile. “In tutto, i progetti di ristrutturazione edilizia per la nostra regione sono diciotto - ha ricordato Corleone - la maggior parte verranno ultimati nel 2019 e i più complessi nel 2020; la loro realizzazione mira a rendere la vita quotidiana più dignitosa”.


In tema di valutazione dei decreti di riforma dell’ordinamento penitenziario, “è molto preoccupante che la chiusura degli Opg non sia seguita da interventi di tutela della salute mentale in carcere e di modifica di alcuni articoli del codice penale come era previsto nel decreto originario”, ha sottolineato Corleone, che ha anche riconosciuto alcuni elementi positivi: “non dovrebbero esserci più apolidi nelle carceri; l’amministrazione penitenziaria, sui trasferimenti, risponderà al detenuto entro 60 giorni; i garanti sono riconosciuti punti di riferimento significativo”.

“Vigileremo sul rispetto di queste norme e con spirito di collaborazione continueremo il nostro impegno”, ha concluso Corleone ricordando gli appuntamenti a Firenze: quello 28 novembre a palazzo Bastogi “Mai più manicomi”, e il convegno nazionale “Carcere e giustizia, ripartire dalla Costituzione rileggendo Alessandro Margara”, in programma l’8 e 9 febbraio 2019.


All’incontro odierno ha partecipato anche il Provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria Antonio Fullone, che ha parlato della necessità di dare attuazione alla riforma.

La conferenza stampa è stata preceduta da un incontro tra Garante regionale, Garanti comunali nominati in Toscana, Provveditore regionale, Provveditore alle Opere pubbliche, presidente del Tribunale di Sorveglianza di Firenze e direttori di alcuni istituti toscani.

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