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COMUNICATO STAMPA  n. 1605

 
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Corecom: Giani, legge regionale per comunicare l'emergenza

Al convegno organizzato dal Comitato toscano, il presidente del Consiglio annuncia la volontà di iniziative per stimolare i Comuni all'uso di strumenti social. "Intervento può servire per aiutare economicamente le amministrazioni". Allo studio anche un osservatorio regionale per coordinare tutti i soggetti

 

29 novembre 2017

 

Firenze – “È mia volontà verificare l’opportunità di iniziative legislative per stimolare i Comuni a dotarsi di sistemi social e attivarsi concretamente sulla comunicazione dell’emergenza. Potrebbe servire una legge regionale per normare questo tipo di informazione, oltre ad un valido strumento in grado di attivare le risorse necessarie ai nostri 276, dal 1 gennaio saranno 274, Comuni della Toscana”. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, aprendo i lavori al convegno organizzato dal Corecom della Toscana (Comitato regionale per le comunicazioni)Comunicare l'emergenza. La rete e i social per PA e cittadini’, in corso a Firenze.
Il presidente aveva già anticipato l’intenzione di procedere ad una “modifica statutaria”, per “rendere più forte l’azione di indirizzo verso le amministrazioni comunali”, nel corso della conferenza stampa per la presentazione del seminario.

Oggi, mercoledì 29 novembre, è tornato a parlare della necessità di “calibrare lo strumento migliore” e ha lanciato anche l’idea di un osservatorio regionale. “Al pari di quanto avviene per il comitato sull’ordine pubblico – ha spiegato Giani – a mio giudizio è necessario attivare un tavolo che coinvolga tutti i soggetti in campo: rappresentanti dei settori specifici delle amministrazioni regionali e comunali, vigili del fuoco, protezione civile”.
Insomma gli attori del sistema che il Comitatoorgano funzionale dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e di consulenza della Regione in materia di comunicazione, che svolge compiti istruttori per conto del ministero dello Sviluppo economico – “ha avuto il merito di riunire in questo convegno”. “Andando oltre i compiti propri – ha continuato Giani – il Corecom della Toscana, unico in Italia, si è assunto un indirizzo molto importante di azione generale sull’informazione e per favorire forme di partecipazione, che merita il plauso del Consiglio”.

“Ci sono realtà locali che comunicano ancora con sistemi non all’avanguardia. Oggi, comunicare l’emergenza ha bisogno di canali nuovi e diretti, sociali. Canali che aiutino il cittadino in situazioni di rischio, che siano affidabili e precisi”, ha detto il presidente Corecom Enzo Brogi.“Il confronto con le esperienze già attive sarà utile per affrontare un tema strategico: la necessità di un dialogo non allarmistico, ma tempestivo”. 

Tra i relatori, anche il presidente di PA Social, la prima associazione italiana dedicata alla nuova comunicazione via web, social network e chat, Francesco di Costanzo. “Tutti, nella vita quotidiana e ancor più in situazioni di emergenza, abbiamo bisogno di punti di riferimento che in alcuni casi diventano salvavita. Anche una sola informazione corretta, può modificare radicalmente un evento”. “Chi ha il compito di comunicare, assume quindi una responsabilità altissima”, ha detto, spiegando come non sia un caso che il convegno ospiti “non solo chi opera in emergenza”. Per affrontare eventi più o meno drammatici, situazioni comunque impattanti sulla vita dei cittadini, serve una “buona e nuova comunicazione, sia nei casi di emergenza sia in tempo di pace”, ha spiegato Di Costanzo. “Occorre – ha concluso – uno straordinario lavoro sulla prevenzione”.

In sala, oltre ai numerosi relatori, anche il consigliere regionale Francesco Gazzetti. (f.cio)

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