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COMUNICATO STAMPA  n. 0344

 
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Prs 2016-20: via libera dalla commissione

A maggioranza la commissione Affari istituzionali, presieduta da Giacomo Bugliani (Pd) licenzia l'importante documento di programmazione, oggetto di numerosi emendamenti, illustrati da Leonardo Marras (Pd). Gli interventi di Claudio Borghi (LN), Gabriele Bianchi ed Enrico Cantone (M5S)

 

8 marzo 2017

 

Firenze –“Abbiamo licenziato un atto di estrema importanza nell’attività programmatoria del Governo della nostra Regione. Un testo che approfondisce e sviluppa il tema del rapporto dell’istituzione regionale con il territorio, attraverso una proposta di lettura dello stesso fatta per zone e macro aree geografiche, da assumere quale riferimento per l’attuazione delle politiche funzionali all’atto di programmazione approvato. Con questo atto la Toscana si proietta nel quinquennio futuro e lo fa con l’ambizione di divenire un territorio centrale per lo sviluppo economico dell’intero Paese”.
Così il presidente della commissione Affari istituzionali, Giacomo Bugliani (Pd), ha commentato la votazione a maggioranza della proposta di risoluzione che approva i contenuti del Piano regionale di sviluppo 2016-2020. Hanno votato contro i consiglieri dei gruppi M5S e LN.
Il piano licenziato dalla commissione è molto diverso rispetto al testo originario. E’ stato il capogruppo Pd Leonardo Marras, che ha sottoscritto insieme al presidente Enrico Rossi, una serie di emendamenti ad illustrarli alla commissione.
Il quadro istituzionale uscito dalla riforma Del Rio e dal referendum costituzionale impone, a suo giudizio, un ripensamento delle relazioni istituzionali tra Regione e territori, superando definitivamente una logica dirigista e centralista. In questa prospettiva si guarderà al territorio per grandi aree, verso cui sarà rivolta la programmazione.
La recente approvazione del Piano strategico per lo sviluppo della Costa toscana ha spinto ad eliminare il progetto specifico originario ed i suoi contenuti sono stati trasferiti in altri progetti. La discussione del Piano strategico da parte del Consiglio metropolitano ha poi suggerito di allegare al Piano regionale di sviluppo il documento ‘Rinascimento metropolitano – Verso il piano strategico”, del quale si condividono i contenuti.
Ecco le principali novità introdotte nei progetti regionali. Nelle politiche per la montagna, le aree interne e le zone insulari, sotto il profilo economico e residenziale, si valuterà la possibilità di introdurre agevolazioni fiscali coerenti con il quadro normativo generale e si individua nelle ‘cooperative di comunità’ uno strumento ulteriore per far diventare i cittadini produttori e fruitori autonomi di beni e servizi. Le aree interne saranno interessate anche da interventi per l’assetto idrogeologico.
Sul fronte culturale, il progetto relativo ai grandi attrattori individua nelle “Celebrazioni Leonardiane” per il cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci nel 2019 l’evento di riferimento. Sarà salvaguardata e tutelata la figura di Pinocchio, quale immagine simbolo della Toscana nel mondo. Progetti specifici saranno rivolti anche ai siti di archeologia industriale.
Sul fronte della semplificazione amministrativa, dovranno trovare attuazione le nuove norme sulle conferenze dei servizi e sul procedimento amministrativo, previste dalla riforma Madia. Un esplicito richiamo viene fatto agli strumenti rivolti a monitorare gli effetti dell’azione amministrativa sulle piccole e medie imprese. E’ prevista una “sessione della semplificazione” per una verifica ed una valutazione. A favore delle piccole e medie imprese sarà anche favorito l’accesso al credito, in particolare per l’innovazione tecnologica, la reindustrializzazione, le reti d’impresa.
Grosse novità sullo sviluppo rurale e l’agricoltura di qualità. Vengono, tra l’altro, incentivati i contratti di filiera e di distretto promossi dal Ministero, si ampliano le possibilità di intervento nel settore vivaistico, sostegno all’olivicoltura per tecnica, raccolta e le colture innovative. Sostegno anche al settore cerealicolo e al rimboschimento delle aree periurbane. Si punta inoltre al potenziamento degli acquedotti privati ad uso potabile.
La riqualificazione e rigenerazione urbana interesserà anche le città termali di Chianciano, Casciana e Montecatini, mentre la disciplina delle cave entrerà a far parte del progetto per il governo del territorio, in particolare per l’utilizzo e valorizzazione dei materiali di cava.
Nelle politiche per il lavoro si è allargato il campo degli interventi per il reimpiego e la riqualificazione dei lavoratori. Sul fronte del contrasto alla povertà si prevede di introdurre un ‘reddito di solidarietà attiva’, a carattere straordinario, nella prospettiva di giungere ad un ‘reddito di inclusione’.
A partire da realtà già operanti nel settore dei rifiuti a Rosignano, Peccioli, Pontedera, Piombino, si precisano alcuni interventi di economia circolare. Si sottolinea inoltre la necessità delle bonifiche nelle aree industriali di Piombino, Massa Carrara e Livorno.
Nel progetto per le grandi infrastrutture regionali si citano ulteriormente il potenziamento della linea ferroviaria Empoli-Siena-Chiusi, la linea ferroviaria Pontremolese, il collegamento con l’area portuale di Piombino a carico di Anas, mentre per il servizio pubblico è previsto il potenziamento dei collegamenti ferroviari Pistoia-Prato-Firenze, dei collegamenti tra gli aeroporti di Pisa e Firenze, mentre per la mobilità in bicicletta la Ciclopista Tirrenica.
Ai giovani si dà una spinta all’auto imprenditorialità, oltre ad ampliare la possibilità di utilizzo della Carta dello studente.
Nel progetto di riforma e sviluppo della qualità sanitaria sono previsti interventi a sostegno di ricerca e sviluppo, oltre alla sperimentazione della nutraceutica, quale disciplina a cavallo tra alimento e farmaco.
Nel settore turistico si punta ad un rilancio del settore termale, alla valorizzazione di specifici sistemi territoriali di riferimento, specie nella Toscana del Sud, mentre si cerca di sostenere le imprese nel loro sforzo di intercettare i mercati on line. Si chiede infine un rafforzamento delle condizioni di sicurezza sul territorio di Prato e lo sviluppo del profilo internazionale della formazione universitaria.
“Questi emendamenti modificano in maniera radicale e grossolana i punti focali del programma di governo – ha detto Gabriele Bianchi (M5S), annunciando voto contrario -  Si cambia l’idea di Toscana. Dovremmo andare alle elezioni, perché si tradisce il rapporto di fiducia tra elettori ed eletto”.
“Quel programma lo conosco molto bene e ho dato il mio contributo alla sua stesura come responsabile economico del partito – ha replicato Leonardo Marras– E’ una indicazione generale. Il gruppo, ascoltati i cittadini, ha svolto il proprio ruolo di vigilanza. Solo chi lo ha redatto può stabilire o meno se è rispondente al mandato ricevuto”.
“Tutta una serie di mozioni e proposte di legge da noi presentate nel corso della consiliatura non sono state recepite” ha osservato Claudio Borghi (Ln).
“Si continua a concentrarsi sulle grandi opere – ha affermato Enrico Cantone (M5S) – Serve invece un piano di sviluppo per il turismo e le piccole e medie imprese del settore. E’ questa la vera vocazione della Toscana”.
Il Piano regionale di sviluppo sarà al centro della prossima seduta del Consiglio regionale. (dp)

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell'Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana