COMUNICATO STAMPA n. 0877
Amianto: bonifica e smaltimento, Toscana prima Regione a dotarsi di un Piano
Via libera con voto unanime alla disciplina per assicurare la messa in sicurezza dei manufatti più pericolosi entro il 2016. Approvato anche l’ordine del giorno collegato per assicurare lo smaltimento nel territorio regionale
11 settembre 2013
Firenze –La Toscana è la prima regione a dotarsi di un piano organico per la bonifica e lo smaltimento dell’amianto, la messa in sicurezza dei manufatti più pericolosi entro il 2016, scongiurare traffici criminali e avviare un censimento informatico. Il Consiglio regionale ha infatti approvato, con voto unanime, una proposta di legge di inziativa del consigliere Mauro Romanelli (Gruppo Misto) fatta propria e sottoscritta da tutti i componenti le commissioni Ambiente e Sanità presiedute da Gianfranco Venturi e Marco Remaschi, entrambi del Pd.
“La proposta di legge – ha spiegato il presidente Venturi prima della votazione – rilancia l’attenzione della Regione sulla problematica amianto in Toscana, non del tutto risolta e già affrontata nel 1997 con il Piano di decontaminazione, smaltimento e bonifica i cui effetti si sono oggi evidentemente esauriti”. “L’atto – ha osservato – costituisce la base normativa per il nuovo Piano regionale di tutela dall’amianto e introduce alcuni elementi significativi non previsti nel vecchio piano regionale”. La nuova disciplina pone infatti particolare attenzione alla salute umana e alla tutela dell’ambiente. Altro punto qualificante della proposta di legge, in raccordo con la programmazione regionale, è quello di incentivare la sostituzione delle coperture degli edifici contenenti amianto con moderni impianti. “La finalità è quella di favorire ed incentivare la sostituzione di coperture potenzialmente pericolose e nello stesso tempo favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili”. La Regione si è già indirizzata su questa strada e la legge n. 39 del 24 febbraio 2005 (Disposizioni in materia di energia) così come il piano di indirizzo energetico regionale (Pier) prevedono azioni in questo senso. L’atto intende quindi puntualizzare, specificare ed incrementare le azioni già intraprese.
Ringraziando i colleghi per il lavoro svolto, il consigliere Romanelli ha evidenziato come quello dell’amianto sia un “tema tragico i cui effetti, in verità, devono ancora toccare i picchi più violenti. Si stima infatti che la maggior parte delle vittime si avranno nel 2020 mentre in Toscana, tra il 1993 e il 1994, sono stati 664 i morti per patologie legate al minerale con struttura fibrosa”.
Un tema sul quale occorrre focalizzare tutta l’attenzione possibile quindi e che una delibera del dicembre 1999 normava anche nel “percorso di smaltimento”, ha ricordato Marta Gazzarri (Idv). “Quell’atto individuava le discariche preposte, ma non è stato applicato”. Da qui l’ordine del giorno collegato, firmato oltre che da Gazzarri anche da Romanelli, Remaschi e Venturi, per impegnare la Giunta a “definire compiutamente dove e come sarà effettuato lo smaltimento in Toscana dell’amianto in modo che non finisca all’estero, come già avvenuto, o sotto mentite spoglie in discariche non attrezzate”.
D’accordo con il provvedimento si è detto anche il vicepresidente della commissione Ambiente Andrea Agresti (PdL): “La porposta di legge va nella direzione giusta”, ha osservato accogliendo positivamente anche gli emendamenti presentati (prima firmataria Gazzarri). In particolare Agresti si è soffermanto sulla modifica al comma 2 dell’articolo 1: “promuovere ed incentivare ristrutturazioni volte al conseguimento del risparmio energetico, la bioedilizia e le energie alternative”. Nel testo originario, infatti, si parlava solo di favorire l’utilizzo di impianti solari in sostituzione delle coperture di edifici. “Il fotovoltaico – ha osservato il vicepresidente – ha linee di agevolazioni proprie e note. Prevedere un ventaglio più ampio di opzioni è quello che ho asupicato e osservato nel corso del lungo iter della legge”. Sull’ordine del giorno collegato, Agresti ha annunciato un voto di astensione perché nel testo “ancora non sono state apportate le modifiche introdotte alla legge tramite emendamenti presentati dalla consigliera Gazzarri”.
Un voto favorevole è stato annunciato anche da Gabriele Chiurli (Gruppo misto): “Sono lieto che la Toscana sia la prima regione a dotarsi di un piano del genere”, ha osservato. “Tuttavia mi corre l’obbligo di ricordare che il Piano energetico, su cui inevitabilmente si intreccia questa nuova disciplina, non è ancora arrivato in Aula”. (f.cio)
Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell'Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana