COMUNICATO STAMPA n. 1241
Corecom: sì al programma di attività per il 2020
Approvata a maggioranza la proposta di risoluzione. Via libera anche ad un ordine del giorno che chiede approfondimenti sull’utilizzo della tecnologia 5G
di Ufficio Stampa, 23 ottobre 2019
Via libera dal Consiglio regionale al programma di attività del Corecom, il Comitato regionale per le comunicazioni, per il 2020. L’aula ha approvato a maggioranza la proposta di risoluzione che valuta positivamente il programmae lo approva per la parte relativa all’esercizio delle funzioni proprie.
Come ha spiegato il presidente della commissione Affari istituzionali,
Giacomo Bugliani (Pd), illustrando l’atto in aula, tra le funzioni del Corecom rientrano l’attività di ricerca e monitoraggio, premi e riconoscimenti, attività convegnistica e seminariale. Per il prossimo anno, in particolare, il programma prevede attività specifiche da svolgersi nelle scuole, e non solo, per la formazione degli insegnanti e degli studenti sulle insidie e sulle opportunità di social, smartphone e tablet. L’obbiettivo, partendo da un’iniziativa sperimentale, che avrà sede nelle tre scuole di Scarperia, San Casciano e Figline Valdarno, è costruire un progetto pilota da spalmare su tutte le scuole della Toscana. “In questa direzione – ha spiegato ancora Bugliani - sarà fatto un lavoro importante anche con il presidente del Tribunale per i minorenni”, che prevede la simulazione di processi, in cui l’uso improprio degli strumenti digitali sarà il tema centrale. Sul versante dei premi e dei riconoscimenti pubblici, il 2020 vedrà, inoltre, nuovi bandi di concorso per i videomaker (‘Toscana in spot’), per la migliore tesi di laurea in comunicazione, per la migliore trasmissione televisiva locale, e sarà individuato il quarto “comunicatore toscano dell’anno”. Si lavorerà anche per la tutela del diritto di autore nella fotografia. Visto l’avvicinarsi del periodo elettorale si vuole anche fornire opportunità di studi e riflessioni sulla par condicio, come pure sulla legge istitutiva dello stesso Corecom.
Per quanto riguarda le funzioni delegate, infine, Bugliani ha ricordato che continuerà l’impegno, tra le altre cose, per la vigilanza sulle emittenti televisive locali e la gestione delle controversie tra utenti e gestori dei servizi di telecomunicazione.
L’aula ha inoltre approvato un ordine del giorno collegato, presentato da
Paolo Marcheschi (FdI), che impegna il Corecom della Toscana a compiere approfondimenti sullo stato dell’arte del processo di liberalizzazione delle frequenze nella nostra regione, sul futuro dell’informazione televisiva locale e sull’implementazione della nuova tecnologia 5G sul territorio toscano. Respinto invece un emendamento alla proposta, primo firmatario
Maurizio Marchetti (Forza Italia), che insisteva sulla necessità di rivedere la legge che disciplina il Corecom entro la fine della legislatura.
Giudizio favorevole è stato espresso da
Gabriele Bianchi (M5S), secondo il quale “è importante un maggiore controllo e un’educazione dei ragazzi all’uso dei social”, mentre, per quanto riguarda la revisione della legge di disciplina del Corecom, “sarebbe opportuno che le linee venissero recepite a livello nazionale e fatte diventare legge dall’Agcom, altrimenti il rischio è che ogni Regione vada per la sua strada”.
Maurizio Marchetti ha annunciato il suo voto di astensione “pur ritenendo il programma positivo, interessante e con contenuti condivisibili, perché non si è fatto abbastanza per rivedere la legge entro la fine della legislatura”. Opinione, questa, condivisa anche da
Marco Casucci (Lega), tra i firmatari dell’emendamento, per il quale “si è perso del tempo prezioso”.
Paolo Marcheschi ha presentato il suo ordine del giorno chiedendo chiarimenti sull’applicazione della tecnologia 5G, mentre Giacomo Bugliani ha annunciato il voto favorevole del Pd alla proposta di risoluzione, sottolineando l’opportunità che, per modificare la struttura dei Corecom, sia avviato un percorso nazionale a cui anche la Toscana si adegui.
Tommaso Fattori (Sì-Toscana a sinistra) ha sottolineato la necessità di estendere il monitoraggio per verificare l’equilibrio delle posizioni sulla Tv pubblica anche al di fuori del periodo elettorale, per la tutela del pluralismo.
Anche
Elisa Montemagni (Lega) ha affermato che “c’è un problema reale con gli spazi concessi alle opposizioni sulla tv pubblica regionale”.
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