Ambiente: Fornaci di Barga, Giani riceve le firme contro il pirogassificatore
Il presidente dell’Assemblea, con una delegazione di consiglieri regionali, riceve in via Cavour all’ingresso di palazzo del Pegaso, le 8mila 700 firme raccolte dal gruppo La Libellula sulla petizione ‘no al pirogassificatore dell’azienda Kme a Fornaci di Barga’
di Ufficio stampa, 29 gennaio 2019
“Questa è una petizione rivolta a tutto il Consiglio regionale, con me ci sono Stefano Baccelli, Giacomo Giannarelli, Tommaso Fattori, Ilaria Giovannetti, Gabriele Bianchi, consiglieri che si sono attivati perché potesse avvenire un momento di questo genere”. Con queste parole il presidente dell’Assemblea toscana,
Eugenio Giani – ha ricevuto, in via Cavour 4, davanti al portone di palazzo del Pegaso una delegazione del gruppo ‘La Libellula’ guidati da
Marco Bonini e
Caterina Campani, sindaco e vicesindaco di Barga.
Il movimento ‘La Libellula’ ha consegnato le firme raccolte per la petizione contro il progetto presentato in Regione dall’azienda Kme Italy spa di realizzare un gassificatore di rifiuti industriali nel suo stabilimento di Fornaci di Barga in provincia di Lucca. Nel testo della petizione si legge “chiediamo alla Giunta e al Consiglio che, prendendo atto della volontà della popolazione della Valle del Serchio, non autorizzi la realizzazione del gassificatore”. “Tale volontà – si continua – è rappresentata dalle 8mila 697 firme raccolte, provenienti per il 76,5 per cento da cittadini residenti nei Comuni della media valle del Serchio e della Garfagnana”.
“Raccolgo ufficialmente le 8mila 700 firme con senso di partecipazione – ha detto Giani –. Barga è un territorio particolarmente caro. Dal Consiglio regionale sarà fatto tutto il necessario affinché le vostre richieste possano essere discusse e trovino un consenso positivo, prima di tutto tenendo conto dell’opinione della comunità locale”.
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