Per migliorare l’esperienza di navigazione delle pagine e la fruizione dei servizi online, questo sito utilizza cookie tecnici e analitici.
Questo sito permette inoltre l’utilizzo di cookie di terze parti per funzionalità quali la condivisione e la visualizzazione sui social media.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando su collegamenti nella pagina acconsenti all’uso di questi cookie.
Per informazioni sui cookie e su come eventualmente disabilitarli, leggi la Cookie policy dei siti del Consiglio regionale della Toscana.
» Ufficio stampa » Comunicati » Comunicato Indietro

Materiali multimediali

Dichiarazioni, interviste, foto e altri contributi


L'assessore alla Sanità Stefania Saccardi: "Cominceremo a lavorare su un piano regionale. Valuteremo se sospendere l'attivazione di nuovi forni, ce ne sono 10 in Toscana, in attesa di linee organiche"


La capogruppo di Art.1/Mdp Serena Spinelli: "Soddisfatta della risposta dell'assessore alla Sanità. Si è detta disposta a riaprire il precorso di regolamento, necessario per rispondere ai cittadini"

Condividi

COMUNICATO STAMPA  n. 36

 
dal   
  al     
 

Sanità: Saccardi, piano regionale per la cremazione

L’assessore regionale ha risposto all’interrogazione presentata dalla maggioranza: Serena Spinelli (Articolo 1 – Movimento democratico e progressista) e Nicola Ciolini (Pd)

 

di Paola Scuffi, 15 gennaio 2019

 

Al centro dell’attenzione i servizi di cremazione sul territorio toscano e la piena attuazione della legge regionale 29 del 2004 in materia di “affidamento, conservazione e dispersione delle ceneri derivanti dalla cremazione dei defunti”. Questo l’oggetto di una interrogazione della maggioranza, prima firmataria Serena Spinelli (Articolo 1 – Movimento democratico e progressista) insieme a Nicola Ciolini (Pd) , che partendo dall’attuale situazione invita a definire regole chiare per la pianificazione, la realizzazione e il funzionamento degli impianti crematori, superando l’evidente disomogeneità territoriale, determinata da fattori come la presenza e la capacità degli impianti disponibili. Questi gli impianti di cremazione presenti in regione, nei diversi comuni:  1 ad Arezzo, 1 a  Bagno a Ripoli, 1 a Carrara,  2 a Firenze, 3 a Livorno, 1 a Massa (in uso solo per i residenti),  1 a Pisa, 1 a Pistoia, 1 a Siena (in uso due soli giorni alla settimana).  Visto che il crematorio è diventato un’infrastruttura cimiteriale  indispensabile, con costi inferiori rispetto all’inumazione a terra e alla tumulazione in loculo, accanto al vantaggio in termini di riduzione nell’uso di terreno cimiteriale, gli impianti attualmente attivi non sono sufficienti a soddisfare la richiesta di servizio, per l’aumento delle domande e il necessario fermo tecnico periodico degli impianti, per ordinaria e straordinaria manutenzione.
Da qui le richieste all’esecutivo per sapere quali azioni si intendano intraprendere e la relativa tempistica prevista per giungere all’approvazione del primo piano regionale di coordinamento dei crematori, come previsto dalla normativa; e per conoscere quali Comuni hanno aggiornato il proprio regolamento di polizia mortuaria alla legge regionale del 2004 e se la Giunta ritenga di attivare azioni di sollecitazione verso quelle amministrazioni che non abbiano ancora realizzato le Sale del Commiato e individuato “le aree per la dispersione delle ceneri in natura e dei  ‘Giardini delle Rimembranze’  all’interno dei perimetri cimiteriali dove costruire il giusto luogo per lo spargimento delle ceneri”.
 
Nel rispondere all’interrogazione, l’assessore alla Sanità Stefania Saccardi ha sottolineato – con normativa alla mano – che la titolarità degli impianti e la gestione dei crematori è in capo ai Comuni; e “vista la mancanza di una norma nazionale unitaria in materia, la Toscana è tenuta a considerare una serie di elementi – ha affermato – a partire dal rispetto delle esigenze ambientali, accanto alla previsione di superamento della dimensione comunale per tutti i servizi cimiteriali, compresa la cremazione”. “Direi che possiamo attivare la procedura per la realizzazione di un piano regionale sugli impianti di cremazione – ha concluso – ribadendo che, in ordine ai regolamenti di polizia mortuaria, il controllo preventivo obbligatorio è dell’azienda sanitaria territorialmente competente”.  
 
“Soddisfatta per l’apertura dell’assessore e per la risposta” si è dichiarata la consigliera Spinelli, parlando anche a nome del collega Ciolini. “Questa è una importante scelta di civiltà – ha affermato – che va incontro ai cittadini toscani: invito di nuovo Saccardi ad avviare questo percorso complicato in commissione, guardando anche alla messa in rete e al coordinamento dei crematori”.  

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell'Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana