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COMUNICATO STAMPA  n. 0924

 
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Sanità: nevralgia del trigemino, Toscana apripista per riconoscimento di patologia invalidante

Audizione in commissione consiliare di un gruppo di persone affette dal disordine neuropatico causa di dolori al volto lancinanti. Il presidente Stefano Scaramelli: “Entro settembre risoluzione in aula e attivazione di un percorso in conferenza stato/regioni”. Atto potrebbe riscuotere sostegno unanime

 

di Federica Cioni, 5 settembre 2018

 

In gergo viene chiamato ‘il mostro’. È un dolore improvviso e lancinante, talmente acuto da compromettere il normale andamento di vita quotidiano e gli stessi rapporti sociali. Si tratta della nevralgia del trigemino, patologia particolarmente invalidante che non ha però un riconoscimento ufficiale in questo senso e quindi non rientra nell’elenco di malattie croniche cui sono applicate esenzioni e percorsi di accompagnamento e affiancamento.
Anche per questo un gruppo di persone affette da tale disordine neuropatico del nervo trigemino è stato ricevuto oggi, mercoledì 5 settembre, in commissione Sanità del Consiglio regionale presieduta da Stefano Scaramelli (Pd).
 
Al centro dell’audizione, avviare un percorso per inserire nell’elenco delle patologie invalidanti anche la nevralgia al trigemino, implementare la ricerca per fronteggiare e magari superare il male, prevedere ticket sanitari agevolati per malati in condizioni di particolare ed evidente difficoltà.
 
“La Toscana anche in questo potrà essere apripista” è il commento del presidente Scaramelli che assicura al gruppo intervenuto in commissione “impegni forti” a cominciare da una risoluzione, sulla quale è prevedibile convergeranno tutte le forze politiche, da portare in conferenza stato/regioni. “È importante costruire un percorso diagnostico e terapeutico a questa malattia oggettivamente invalidante che viene ancora classificata disturbo” dichiara il presidente.
 
D’accordo si sono espressi i consiglieri Paolo Sarti (Sì – Toscana a sinistra), Enrico Sostegni (Pd) e Andrea Quartini (Movimento 5 stelle). Tutti confermano la necessità di attivare la Giunta nell’ambito del governo clinico anche in termini di formazione dei medici, siano essi operatori del pronto soccorso, medici di base, odontoiatri.
 

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