COMUNICATO STAMPA n. 0650
Rifiuti: Giannarelli presidente della commissione d’inchiesta
Discariche sotto sequestro e ciclo dei rifiuti l’ambito d’interesse ricordato anche dal presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani. Vicepresidente Francesco Gazzetti (Pd), vicepresidente segretario Elisa Montemagni (Lega). Durerà nove mesi, sarà di supporto alle iniziative legislative della Regione, affronterà il tema delle infiltrazioni della criminalità organizzata. Obiettivo: capire se si è pronti a dire addio alle discariche come chiede l’Europa
di Federica Cioni, 19 giugno 2018
Dire
addio alle discariche e sposare il pacchetto
economia circolare che chiede l’Europa (entro il 2035 i rifiuti urbani conferiti non dovranno superare il 10 per cento del totale). È questo l’obiettivo, “ambizioso”, che la nuova commissione d’inchiesta (istituita formalmente oggi, martedì 19 giugno, in Consiglio regionale) vuole indagare. Un obiettivo che terrà il punto anche sul
sistema impiantistico della Toscana a partire dall’analisi delle tante
discariche poste sotto sequestro, Piombino e
Case Passerini quelle ricordate, ma che vuole essere anche “strumento di supporto alle iniziative legislative della Regione”, in primis il
nuovo Piano sui rifiuti che la Giunta sta modificando con l’indicazione di nuovi obiettivi.
L’elezione del presidente e dell’ufficio di presidenza è stata formalizzata dal presidente del Consiglio regionale
Eugenio Giani che ha voluto ricordare l’esatto ambito di interesse, peraltro riassunto nel titolo: “commissione d’inchiesta in merito alle discariche sotto sequestro e al ciclo dei rifiuti”. I lavori si muoveranno all’interno di questo perimetro e avranno come guida
Giacomo Giannarelli (Movimento 5 stelle). La vicepresidenza è affidata a
Francesco Gazzetti (Pd). Vicepresidente segretario è
Elisa Montemagni (Lega).
L’ambito d’interesse della neo nata commissione, che avrà una durata di 9 mesi, è stato al centro del breve intervento del vicepresidente Gazzetti: “Intendo interpretare e soprattutto applicare il tema del ciclo dei rifiuti connesso a quello delle discariche sotto sequestro”.
Una linea che Giannarelli, a margine della seduta, ha confermato di voler seguire: “Crediamo di fare un ottimo lavoro per i cittadini toscani se ci muoveremo a 360 gradi”. Da qui l’appunto sull’intenzione di analizzare anche i
rifiuti dei distretti produttivi “dal
pulper di cartiera del distretto lucchese fino al
tessile di Prato”, non tralasciando il problema delle
infiltrazioni della criminalità organizzata. “Faremo molte audizioni e chiameremo i sindaci per un doveroso confronto” e sulla gestione del dopo
no al termovalorizzatore di Firenze, Giannarelli ha opposto un chiaro “sì ai buoni impianti innovativi che a freddo gestiscono i rifiuti”. “Andremo sul territorio per vedere le realtà più innovative” ha detto ancora aggiungendo che le visite saranno anche verso regioni limitrofe che già adottano buone pratiche. “Vogliamo – ha concluso – trattare tutto il tema del ciclo dei rifiuti. I 9 milioni di tonnellate di rifiuti speciali e i 2 milioni 300mila tonnellate di rifiuti solidi urbani”.
Fanno parte della commissione anche i consiglieri
Tommaso Fattori (Sì – Toscana a sinistra),
Paolo Marcheschi (Fdi),
Maurizio Marchetti (Fi),
Monica Pecori (Gruppo misto/Tpt),
Serena Spinelli (Art1./Mdp)
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