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COMUNICATO STAMPA  n. 1059

 
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Ciclismo: 'compleanno' Bartali, targa del Consiglio regionale ad Andrea Bresci

Nel ricordo dello straordinario atleta, Giusto tra le nazioni, il riconoscimento dell'Assemblea toscana al presidente dell'Associazione amici del Museo del Ciclismo. Giani: "Un modo diverso di dire buon compleanno al grande Gino"

 

18 luglio 2017

 

Firenze – “Nell’anniversario della nascita, vogliamo dire ‘buon compleanno’ a Gino Bartali in un modo particolare. Tutti ricordiamo lo straordinario atleta, che, dopo l’attentato a Togliatti, vinse il suo giro di Francia e calmò le tensioni nel paese. Tutti ricordiamo il Giusto tra le Nazioni, che salvò la vita di tanti ebrei, grazie ai salvacondotti nascosti nella canna della bicicletta. Oggi, nel suo ricordo, abbiamo voluto consegnare un riconoscimento ufficiale ad Andrea Bresci, presidente dell’associazione Amici del Museo del ciclismo Gino Bartali, indicato dallo stesso campionissimo per la gestione dell’associazione che porta il suo nome”. Con queste parole il presidente, Eugenio Giani, ha conferito una targa del Consiglio regionale all’instancabile animatore dell’associazione, da dodici anni impegnato nella gestione del museo, a titolo esclusivamente volontario. La cerimonia si è tenuta nella sala del Gonfalone del palazzo del Pegaso.
Giani ha ricordato il suo incontro con il campionissimo nella sua veste di assessore allo sport del comune di Firenze e gli sforzi compiuti negli anni successivi per la realizzazione del progetto, così come lo desiderava Bartali, e l’inaugurazione nel 2005.
“Un regalo inaspettato, dopo circa quaranta anni di impegno per la realizzazione del museo e dopo venti anni di effettivo lavoro, insieme a tanti collaboratori – ha commentato commosso Andrea Bresci – Ho promesso a Gino alcune cose. Per queste lotto e lotterò, finchè avrò fiato. Grazie a tutti”.
Presenti alla cerimonia la consigliera regionale Ilaria Bugetti, insieme a Enrico Minelli, assessore allo sport del comune di Bagno a Ripoli, e Alfredo Esposito, il presidente del quartiere 3 di Firenze. Bartali nacque a Ponte a Ema, sul lato fiorentino, ma visse sul lato di Bagno a Ripoli. “Per me sarebbe opportuno aggiungere le parole ‘Bartali’ a quelle di ‘Ponte a Ema’ – ha suggerito ancora il presidente – e chiamare quella località Ponte a Ema-Bartali”. (dp)

 
 
 

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