COMUNICATO STAMPA n. 1283
Premio Bortolotti: Lastri, intuizione strategica per dare voce alle donne
Al via il seminario a palazzo Bastogi (via Cavour, 18), dedicato a Mara Baronti, con gli interventi di Daniela Lastri, consigliera regionale dell’Ufficio di presidenza e Anna Scattigno della commissione Pari opportunità
13 dicembre 2014
Firenze – Storia e impegno al femminile, questo il kit che caratterizza il premio Franca Pieroni Bortolotti, giunto quest’anno alla XX edizione. Il seminario dedicato alla storia di genere ha preso il via questa mattina, sabato 13 dicembre, in sala delle Feste di Palazzo Bastogi, con gli interventi di Daniela Lastri, consigliera regionale dell’Ufficio di presidenza e Anna Scattigno della commissione Pari opportunità della Toscana. Storia e politica sono state quindi declinate al femminile, in ricordo di Mara Baronti, ex presidente della commissione regionale Pari opportunità, cui è dedicato il premio. Due donne, Pieroni Bortolotti e Baronti, che hanno lasciato un segno e una testimonianza che va oltre le cariche e i riconoscimenti, e che soprattutto invita all’impegno nella società e nelle istituzioni. “Sono stati venti anni intensi e proficui – ha esordito Daniela Lastri - , il Premio Pieroni Bortolotti è stato un’intuizione strategica, che attraverso un rapporto fecondo tra Istituzioni e associazionismo femminile e Società italiana delle storiche ha favorito e sostenuto la promozione degli studi storici di genere dall’antichità ad oggi, nei tanti contesti sociali e storici”. La consigliera dell’Ufficio di presidenza ha comunque rivolto lo sguardo al futuro lanciando l’idea di ripartire dagli elaborati di Pieroni Bortolotti, di cui nel 2015 ricorrerà il novantesimo dalla nascita, per “riaprire una riflessione sui temi trattati dalla studiosa: il rapporto donne e politica, tra donne e istituzioni, il tema dello storico movimento delle donne in Italia”. “Uno degli aspetti fondamentali che il Premio rappresenta è la costante ricerca tra la cultura del cambiamento e l’affermazione delle donne come soggetto determinante per una democrazia compiuta – ha continuato Lastri - In questi venti anni hanno espresso la loro capacità e competenza molte giovani donne che, grazie a questo riconoscimento, hanno potuto divulgare le loro ricerche e in alcuni casi intraprendere la carriera universitaria”. Nelle parole della consigliera anche l’importanza della costituzione del Fondo Pieroni Bortolotti, che raccoglie tutti gli elaborati pubblicati dalla nascita del premio ad oggi: “Una delle poche esperienze presenti in Italia a disposizione e consultabile per chi voglia fare ricerca sulla storia delle donne”. Anche la commissione regionale Pari Opportunità sostiene il Premio che supporta la ricerca di giovani studiose su politiche di genere. Anna Scattigno ha annunciato una proposta operativa legata alla figura di Mara Baronti: “E’ stata una straordinaria presidente della commissione pari opportunità, il cui operato è documentato nell’archivio della commissione; siamo impegnati e promuovere una ricerca che, attingendo alla doumentazione a disposizione, valorizzi e restituisca l’attività di Mara”. La XX edizione del premio dedicato alla storica, antifascista e partigiana, Franca Pieroni Bortolotti, è proseguito con gli interventi di Isabelle Chabot, presidente della società italiana delle storiche e di Monica Pacini, Università di Firenze, per concentrarsi su le donne e le opere che hanno reso famoso il premio. A seguire la sessione “Dal premio alla ricerca. Quattro vincitrici raccontano”. La parola passa quindi alle protagoniste di precedenti edizioni del premio. Roberta Gandolfi, Università di Parma, con “Interrogare, valorizzare e accompagnare i teatri delle donne”; Barbara Imbergamo, Sociolab Firenze, con “Io e le mondine. Donne nella storia”; Lea Nocera, Università di Napoli L’Orientale, con “Attraversamenti. Passaggi di una ricerca sulla migrazione operaia turca in Europa”; Silvia Salvatici, Università di Teramo, “Dalle contadine alle profughe. Percorsi di vita e di ricerca”. Nel pomeriggio, dopo la relazione della Commissione di valutazione, da parte di Elisabetta Vezzosi, Università di Trieste, la parola passerà alle vincitrici 2014. Primo premio e pubblicazione a Silvia Carraro, con la tesi di dottorato “Tra sacro e quotidiano. Il monachesimo femminile nella laguna di Venezia in epoca medievale (secoli IX-XIV)”; secondo premio e pubblicazione a Olivia Fiorilli, con la tesi di dottorato “La costruzione dell’infermiera moderna. Genere, biopolitica, immaginario nel primo trentennio del Novecento”. (Cam-ps)
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